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LUNGOARNO DI PISA

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 ACCESSIBILITA' I marciapiedi da entrambe le sponde dell'Arno non sono messi molto bene, ma sono percorribili. I ponti hanno il marciapiede, ma in alcuni punti c'è uno scalino per salirci. Alle sale sotto le Logge si arriva solo con le scale.  COSA C'E' DA VEDERE Lungo il fiume si affacciano però alcuni monumenti interessanti e forse poco notati dai turisti. Come le Logge di Banchi, commissionate all'inizio del '600 dal Granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici per ospitare il commercio della seta e della lana. Successivamente venne spostato qui anche il mercato dei cereali. L'intento del Granduca era probabilmente tenere sotto controllo dei mercati molto redditizi e controllare che tutti i commercianti pagassero le tasse. In origine il loggiato era molto più lungo, oggi ne rimane solo una piccola porzione.  Andando verso la zona degli arsenali, sulla riva opposta dell'Arno troviamo la Torre Guelfa, chiamata così in opposizione alla Torre Ghibe...

PALAZZO BLU A PISA

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 ACCESSIBILITA'  L'ingresso disabili si trova di lato, basta suonare il campanello.  Solo la sala con i reperti archeologici non è accessibile, ma non ci sono pezzi degni di particolare interesse.  I bagni disabili si trovano al secondo piano.  COSA C'E' DA VEDERE Direi che sul nome del palazzo non ci siano molti misteri, è proprio blu! Così è anche facile da trovare.  Il palazzo era una dimora nobiliare e quindi conserva ancora numerosi soffitti affrescati, questa stanza, oggi usata per le mostre temporanee, un tempo era una delle due biblioteche.                     Alcune stanze sono state riarredate, come la sala da pranzo, in cui svetta un elaborato centrotavola in porcellana della Ginori. Mentre in giro ci sono anche dei mobili un po' particolari, questo ad esempio non è decorato con avorio, ma probabilmente laccato in bianco.                    ...

CHIESA DI SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA A PISA

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ACCESSIBILITA' La chiesa ha uno scalino per entrare, hanno una pedana, ma bisogna incontrare il prete e chiedere a lui. COSA C'E' DA VEDERE La facciata della chiesa rispecchia il tipico stile toscano con strisce di marmi bianchi e verdi.  Linterno ha un'unica navata a parte nella zona del transetto dove appare l'unica parte realizzata dell'ampliamento previsto nel XIV secolo, che doveva portare la chiesa ad avere tre navate.                                          La chiesa è molto spoglia a causa di un incendio nel 1651 che distrusse completamente la decorazione originaria. Dopo quella data nella navata vennero sistemati alcuni monumenti più antichi come il sepolcro trecentesco dell'arcivescovo Simone Saltarelli e la cattedra dalla quale si racconta abbia predicato San Tommaso.  Nella cappella più a sinistra delle absidi inoltre troviamo i corpi delle due donne che per pr...

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI ROSIGNANO MARITTIMO

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ACCESSIBILITA' Il museo è accessibile (ammesso che il servoscala per arrivare all'ultimo piano funzioni). Solo alcune stanze della domus avevano dei gradini. C'è il bagno disabili. Per parcheggiare la macchina c'è un posto disabili proprio accanto all'ingresso sul retro, il paese è infatti in pendenza e se si parcheggia altrove si potrebbe trovare qualche salita per arrivare al museo. COSA C'E' DA VEDERE Al piano terra sono stati ricostruiti alcuni ambienti di una domus  romana. Ad esempio una camera da letto ( cubiculum ) con tutti i suoi affreschi, ma senza finestre; e il triclinium  anche se i cuscini sulle panche non dovrebbero trovarsi addossati al muro, ma verso il tavolino centrale, per appoggiarci il braccio sinistro.  Ai piani superiori del museo troviamo invece vari reperti del territorio. Partendo dagli etruschi, ecco dei fermatrecce in oro. Questi piccoli anelli non erano per le dita, ma di fatto sono gli elastici per capelli di allora, venivano ...

MUSEO MINISCALCHI ERIZZO A VERONA

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ACCESSIBILITA'  Il percorso del museo è accessibile. Il bagno c'è, ma non ha una maniglia.  COSA C'E' DA VEDERE Innanzitutto la facciata del palazzo è ancora affrescata. All'interno dipende dalle stanze, qui le pitture rinascimentali risultano un po' danneggiate, si è però conservato il soffitto a cassettoni. Stranamente non è stato sostituito con un soffitto affrescato tra il Seicento e il Settecento.  Altre stanze infatti sono state ridecorate, come la cappella di famiglia, qui le decorazioni sono decisamente meglio conservate. Il fatto che il palazzo sia stato abitato dalla famiglia Maniscalchi Erizzo ininterrottamente dal '400 alla seconda metà del '900 e più volte riadattato alle mode del momento ha portato a qualche arredo curioso, come questo camino ricoperto da piastrelle in maiolica. In origine le piastrelle ricoprivano una stufa e si trovavano in un'altra proprietà della famiglia.                      Nel pa...

CHIESA DI SANT'EUFEMIA A VERONA

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 ACCESSIBILITA' Malgrado i lavori in corso sulla piazza, la chiesa è accessibile. COSA C'E' DA VEDERE Sebbene abbia subito qualche rimaneggiamento, come l'apertura del rosone e la chiusura delle due bifore ai lati, la facciata della chiesa ricalca ancora il modello quattrocentesco.  L'interno invece ha subito ritocchi più pesanti: nel '700 il soffitto a capriate lignee venne nascosto da una volta a botte ribassata (che non disegna un semicerchio perfetto, ma è un po' schiacciata).  La struttura della chiesa ad un unica navata e con anche un presbiterio molto profondo la fanno sembrare lunghissima, ma non si tratta solo di un'illusione ottica; malgrado in termini di mq il primato di chiesa più grande di Verona spetti alla Basilica di Sant'Anastasia, la chiesa di Sant'Eufemia la supera in lunghezza.  Tra gli altari che decorano le pareti il più particolare è senza dubbio questo. Qui abbiamo una bella mescolanza di opere di epoche ed artisti diversi...

CHIESA DI SANT'ELENA A VERONA

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 ACCESSIBILITA' L'accesso dall'atrio della cattedrale ha una salitina e porta all'abside della chiesa. Per raggiungere la navata invece ci sono dei gradini.  COSA C'E' DA VEDERE Sulla pala d'altare cinquecentesca compaiono i santi Giorgio e Zeno, patroni di Verona ed originari titolari della chiesa. Nella zona del presbiterio uno scavo archeologico ha portato in luce le fondamenta della prima cattedrale di Verona, fondata da San Zeno in persona nella seconda metà del IV secolo. Il pavimento è ricoperto di mosaici, una decorazione ricorrente all'epoca, almeno a giudicare dai pochissimi esemplari di pavimenti di edifici di culto coevi che sono giunti fino a noi.  La chiesa attuale è invece di impianto romanico e venne ricostruita dopo il 1117, dopo un terremoto.