MUSEO CORRER

 ACCESSIBILITA' 

Per accedere al museo bisogna andare all'ingresso in Piazza San Marco, da lì gli addetti vi porteranno all'ascensore. All'ascensore si accede dall'esterno del palazzo e c'è la pedana per superare uno scalino, inoltre l'ascensore è un po' piccolino, ma una carrozzina normale ci entra. In giro per il museo c'è un altro passaggio con un paio di gradini, ma è presente una pedana.

I bagni si trovano in vari punti.

All'interno c'è il bar e dalle sue sale si ha una vista magnifica sulla Basilica di San Marco.

COSA C'E' DA VEDERE

La collezione del museo è molto eterogenea.

Partiamo dalla scultura con capolavori antichi e moderni: possiamo ammirare infatti una copia romana della statua di Lisippo Eros che incorda l'arco e la Venere Medicea di Canova. 

Sempre restando in tema di scultura, vi è mai capitato nelle gipsoteche di vedere queste statue in gesso identiche a quelle in marmo, ma con tanti chiodini piantati? Qui non c'entra il vudù. i cosiddetti "gessi" fanno parte del processo di realizzazione delle statue di marmo. Immaginate di scolpire un costosissimo blocco di marmo, se date una martellata o un colpo di scalpello nel posto sbagliato potreste far saltare via un dito della statua o se sbagliate le proporzioni vi ritrovate a non avere più spazio per scolpirle il naso o i capelli; a quel punto o consegnate la statua così com'è con il rischio che il committente si arrabbi un pochino oppure dovete comprare un nuovo blocco di marmo (e sperare di non sbagliare un'altra volta). Qui bisogna trovare un modo per evitare errori, come si fa? Si realizza con del gesso una copia a grandezza naturale della statua, poi con dei chiodini si segnano tutti i punti principali della figura (la punta del naso, il gomito o le nocche), esattamente come farebbe un computer per elaborare un modello 3D di un oggetto. A quel punto misurando con un compasso la distanza tra i chiodini lo scultore è (quasi) sicuro di poter realizzare la statua in marmo senza sbagliare. 

Il museo racconta anche la storia di Venezia, questo è il modellino di un Bucintoro, cioè la nave usata dal Doge per una cerimonia molto particolare: lo sposalizio tra Venezia e il Mare. In pratica il Doge da una nave come questa gettava in mare un anello per simboleggiare il legame tra la Serenissima ed il mare; la Repubblica di Venezia in effetti doveva la sua ricchezza al commercio marittimo.

Tra gli oggetti più particolari c'è sicuramente il Servizio Correr, una serie di piatti di epoca rinascimentale in maiolica realizzati probabilmente non per essere usati, ma piuttosto per ostentare la propria ricchezza e cultura, visto che sono rappresentate scene mitologiche.

Il percorso del museo comprende anche la Biblioteca Marciana, ora la sala è senza dubbio splendida, ma avrei una domanda: i libri dove li mettevano? O questa era solo la sala consultazione?

Infine ecco il Mappamondo di Frà Mauro, cioè una rappresentazione del mondo all'epoca di Marco Polo, sembra infatti che questa cartina sia stata realizzata secondo le informazioni del grande viaggiatore. Se non ci state capendo niente, vi do un aiutino: guardate a circa mezza altezza a destra quella forma che somiglia ad uno stivale e provate a capovolgere il tutto... esatto: qui il sud è finito in alto ed il nord in basso. 

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