BASILICA CATERINIANA DI SAN DOMENICO e CASA DI SANTA CATERINA DA SIENA

 ACCESSIBILITA'

La basilica è accessibile dall'ingresso laterale, ma per farsi aprire è necessario che qualcuno entri e cerchi il custode. Altrimenti ci sono tre o quattro scalini.

La casa di Santa Caterina è quasi completamente inaccessibile, dopo una discesa abbastanza ripida si arriva al primo cortile, dove però ci sono i bagni per disabili, che essendoci un addetto sono anche puliti. Da qui in poi ci sono soltanto scale; una prima rampa conduce al secondo cortile, sul quale si affacciano alcune cappelle, che hanno a loro volta degli scalini, poi un'altra rampa porta ad altri locali.

In realtà quando siamo arrivati ci hanno detto che ci doveva essere un modo per arrivare almeno al cortile interno e di cercare una suora che faceva da custode per farci accompagnare, ma non l'abbiamo trovata da nessuna parte. 

COSA C'E' DA VEDERE

La basilica si ammira meglio da lontano. Anche perché non ha grandi decorazioni all'esterno.

Anche l'interno è abbastanza sobrio, alle pareti spiccano però le bandiere di alcune delle contrade di Siena. In una cappella è infine conservata la Sacra Testa cioè il capo di Santa Caterina da Siena.

La chiesa ha subito vari rimaneggiamenti e restauri nel corso dei secoli, le vetrate infatti non sono certo duecentesche, ma decisamente moderne. Discorso inverso per i resti di affreschi che decorano le pareti.

Della casa natale di Santa Caterina purtroppo posso mostrarvi solo il primo cortile, oltre era vietato fare foto. Comunque, anche se gli ambienti comprendevano anche quelli della bottega, a giudicare dalle dimensioni dell'edificio l'attività di tintore del padre di Caterina doveva essere abbastanza redditizia.

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