BATTISTERO E MUSEO DIOCESANO DI CREMONA
ACCESSIBILITA'
Il museo è accessibile.
Il battistero è compreso nel biglietto del museo, ma ha tre scalini davanti.
COSA C'E' DA VEDERE
Il battistero risale al XII secolo e presenta un'impianto ottagonale con una particolarità: solo due lati sono rivestiti di marmo, quello d'ingresso che guarda verso la piazza e quello che guarda verso la facciata del duomo.
L'interno, come gli altri sei lati esterni, invece mostra i mattoni con cui è costruito l'edificio.
Al centro ovviamente il Fonte Battesimale sormontato dalla statua di San Giovanni Battista, a cui tanto per cambiare il battistero è dedicato.
Il museo diocesano è ospitato all'interno del palazzo vescovile e durante la visita si può trovare un piccolo ricordo della vita quotidiana di un tempo: la ghiacciaia. Ristrutturata nel '700, ci ricorda come si conservavano gli alimenti prima dell'invenzione dei frigoriferi ed in un'epoca in cui d'inverno faceva freddo e nevicava parecchio. Tramite un'apertura sulla strada, qui siamo nel seminterrato del palazzo, la neve veniva gettata nella ghiacciaia, dove si accumulava; ovviamente le pareti erano costruite in modo da tenere il più possibile lontano il calore dell'estate, questo e il fatto che la neve fosse tanta consentivano di conservarla per la maggioranza dell'estate. Dunque si potevano portare qui i cibi freschi per conservarli più a lungo. In ogni caso la neve pian piano si scioglieva, il buco sul fondo è appunto lo scolo per far defluire l'acqua.
Passiamo ora alle opere del museo diocesano cominciando da questo gruppo di statue: che in origine si trovavano sulla facciata della cattedrale, oggi sostituite da delle copie. Al centro la Madonna col Bambino e ai lati due santi cremonesi, tra cui Sant'Omobono, patrono della città.
Tra le varie scene sacre troviamo una Natività particolare, non si tratta infatti di un dipinto, ma di un altorilievo.
Il vero tesoro del museo è però senza dubbio la Tavola di Sant'Agata, un'immagine sacra oggetto di una grande devozione popolare e protagonista fino al 1869 di una grande processione annuale. Sul fronte dell'opera troviamo la Madonna col Bambino, mentre sul retro la storia del martirio di Sant'Agata, fin qui tutto chiaro ad essere meno chiara è l'origine di quest'opera straordinaria. Tanto per cominciare non si sa chi l'abbia dipinta, per convenzione l'autore è indicato come il Maestro della Tavola di Sant'Agata, ma non abbiamo una datazione precisa, si possono solo indicare i decenni a cavallo del 1300, non si è riusciti ad identificare nessun'altra opera attribuibile allo stesso pittore, né sappiamo chi l'abbia commissionata o perché.







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