MUSEI CAPITOLINI A ROMA

 ACCESSIBILITA'

La buona notizia è che, una volta entrati, il museo è perfettamente attrezzato con ascensori per arrivare in tutte le sale; quella cattiva è che si trova sul Campidoglio, dunque è necessario percorrere una bella salita per raggiungere l'ingresso. Tra l'altro, davanti al palazzo ci sono degli scalini per arrivare all'ingresso e poi alla biglietteria. Mio padre (ormai avrete già capito che siamo talmente abituati ad arrangiarci che quando gli scalini sono solo un paio non perdiamo nemmeno tempo per chiedere se ci sia una pedana mobile) mi ha fatto fare i gradini come con un passeggino, ma con una carrozzina elettrica sarebbe stato molto più complicato. Anche per accedere alla biglietteria ci sono dei gradini, mentre l'ingresso è accessibile. Il guardaroba dove lasciare borse e zaini non è assolutamente accessibile, quindi il consiglio che darei è di andare a visitare il museo con un accompagnatore. 

Una volta all'interno bisogna fare un percorso un po' labirintico per riuscire a visitare l'intero museo. In particolare al momento è fuori uso il montacarichi che permette di raggiungere l'esedra di Marco 
Aurelio, quindi per vedere uno dei pezzi forti del museo bisogna fare un giro alternativo e, soprattutto, trovare l'addetto giusto; a me in un primo momento era stato detto che la sala era raggiungibile solo con le scale, poi siamo riusciti a farci accompagnare ad un ascensore. 

All'interno è presente anche la caffetteria, che incredibilmente non consiste in una coppia di macchinette, ma fa anche da ristorante. Qui c'è anche il bagno disabili, che era anche pulito, bisogna soltanto andare a chiedere le chiavi. 

COSA C'E' DA VEDERE  

La pinacoteca ospita, tra gli altri, un dipinto di Caravaggio dallo sfondo stranamente chiaro e non nero. Non sarà la migliore opera di Michelangelo Merisi (Caravaggio è il suo soprannome) ma sicuramente è molto bello. 

I pezzi da novanta del museo, sono però il Galata morente o Galata Capitolino che, a mio parere, è semplicemente spettacolare e la statua equestre di Marco Aurelio.






La statua è di bronzo ed in origine era completamente dorata, qualcosa mi dice che guardarla senza rimanere abbagliati nelle giornate di sole non doveva essere un'impresa facile. 
Le statue di bronzo originali dell'antichità che sono giunte fino a noi sono rarissime, perché nel Medioevo vennero quasi tutte fuse per recuperare il metallo, allora come ha fatto una statua di queste dimensioni ad arrivare fino a noi? Ovviamente non perché non fosse stata notata, ma per uno scambio di persona. Durante il Medioevo infatti il personaggio a cavallo venne identificato non come l'imperatore pagano Marco Aurelio (si, quello del film "Il Gladiatore"), bensì come Costantino, il primo imperatore cristiano e non si poteva certo fondere la statua dell'uomo che aveva legalizzato il cristianesimo e messo fine alle persecuzioni! L'ignoranza è certamente una gran brutta cosa, ma almeno in questo caso... non tutto il male vien per nuocere.


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