PALAZZO DEI PIO

 


ACCESSIBILITA'

Il palazzo è accessibile, anche se non si può entrare dall'ingresso principale perché ci sono le scale. Bisogna passare sotto un arco che collega la facciata del palazzo ad un torrione, attraversare un cortile con il Monumento al Deportato e, una volta sbucati sul retro si trova una rampa per accedere al cortile centrale, dove c'è la biglietteria. 

Da lì ci pensano gli addetti ad accompagnare i visitatori all'ascensore.

COSA C'E' DA VEDERE

Il primo piano del palazzo, detto anche castello, è il piano nobile. Qui si trovavano gli appartamenti della famiglia. Nel Cinquecento le pareti delle sale erano ricoperte di affreschi.

Oggi ne rimane soltanto un pallido ricordo. Questa parete è una delle meglio conservate, oltre ad essere molto originale per il colore rosso acceso dello sfondo, sulla parete accanto si vede un'altra donna, seduta sotto un baldacchino e con un cagnolino in braccio. Si trova nella stanza della dama; si sa che era una camera da letto, magari proprio della castellana, visto il soggetto dei dipinti...

Fa eccezione la cappella, interamente ricoperta di affreschi cinquecenteschi. Non c'era scritto, ma qui secondo me è stato realizzato un grosso restauro. In ogni caso è relativamente raro trovare una cappella che non sia stata ridecorata nei secoli successivi, ma che abbia mantenuto il suo aspetto originario.

Al secondo piano si trova il museo dedicato alla storia di Carpi. Vi sono esposti numerosi paliotti (lastre che decorano la parte anteriore degli altari) decorati con la tecnica a scagliola. La scagliola è una tecnica che consiste nell'utilizzo di gesso molto fine per realizzare intarsi che imitano il marmo. Questo non è territorio di marmi ed andarlo a prendere in Toscana o a Verona era troppo complicato e costoso, ma i nobili locali non volevano certo fare brutta figura e passare per poveracci.

LA MOSTRA

Al momento nel piano nobile è presente una mostra dedicata agli animali fantastici e non solo che si trovano nei bestiari medioevali.

Qui è nata una piccola divergenza di opinioni: io ho detto che l'animale disegnato sul piatto era una volpe, la mamma ha replicato che a lei sembrava un cerbiatto (papà come al solito non si è espresso) poi abbiamo letto sul cartellino che si tratta di una coniglia gravida... voi che dite?
E adesso che c'entra con gli animali fantastici il dente di un narvalo? Un mammifero marino che vive nel Mare del Nord e che è perfettamente reale? Beh, tutto e niente. Un uomo del Medioevo non sapeva neanche cosa fosse un narvalo, piuttosto vi avrebbe detto che questo è il corno di un unicorno. Ora, va bene i miti, ma questo dente sarà stato lungo un metro e mezzo, il cavallo capace di portarselo in testa avrebbe dovuto essere gigantesco!


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