PALAZZO DUCALE DI VENEZIA

ACCESSIBILITA'

Il palazzo è accessibile da Piazza San Marco.

Alcune aree, come le prigioni e l'armeria, non sono raggiungibili con una sedia a rotelle o con un deambulatore. Ma il grosso della visita è fattibile con l'ascensore.

I bagni erano puliti. 

COSA C'E' DA VEDERE

Le sale che ospitavano le istituzioni della Repubblica di Venezia sono spettacolari: 

La Sala del Maggior Consiglio è la più grande, naturale se si considera che doveva ospitare fino a 2mila persone! Il Maggior Consiglio era infatti composto da tutti i patrizi veneziani a prescindere dalla ricchezza. L'intera parete è occupata dalla tela più grande del mondo, opera di Tintoretto, che rappresenta il paradiso. 


Anche la Sala del Senato non scherza, né come dimensioni né come sfarzo. Qui il Doge di fatto si occupava del governo della città insieme ai membri delle famiglie più ricche. 

Girando tra le sale affrescate potrete inoltre vedere la riproduzione dipinta di un mosaico che si trova nelle lunette sulla facciata della basilica di San Marco. 

Le prigioni sono collegate al palazzo dal famosissimo Ponte dei Sospiri, ma sono anche state teatro di una delle tante avventure di Giacomo Casanova. Nel 1755 Casanova venne arrestato, indovinate per cosa? "Libertinaggio", vale a dire aver avuto relazioni con donne sposate; chi l'avrebbe mai detto! Casanova, che non era stato informato del capo d'accusa, decise di evadere. Una notte insieme ad un compagno di cella, passarono attraverso un buco nel soffitto, arrivando sul tetto, da qui dovettero rientrare nel palazzo da una finestra. A furia di girovagare per le sale vennero notati da un custode che li scambiò per due visitatori rimasti chiusi dentro e si affrettò ad aprirgli la porta, consentendo loro di uscire tranquillamente! 

Nel cortile spicca la Scala dei Giganti, era proprio in cima a questa gradinata che il Doge appena eletto giurava fedeltà alla Repubblica e riceveva il Corno Ducale, ovvero il caratteristico copricapo dei dogi.

Una volta finita la visita al palazzo e tornati su Piazza San Marco, proprio nell'angolo tra il palazzo e la basilica potrete notare questa scultura in porfido rosso. Si tratta del Monumento ai Tetrarchi, proveniente da Costantinopoli e considerata una delle più belle opere di età Tardoantica. Ma chi sono i Tetrarchi? Dovete sapere che quando Diocleziano divenne imperatore di Roma, ormai era chiaro che un uomo solo non poteva controllare tutto l'immenso Impero Romano, quindi decise di dividere l'impero in due parti, affidandole a due "augusti", che a loro volta delegavano il governo di metà dei loro territori a due "cesari", uno per ciascuno. In questa scultura vediamo quindi i due "augusti" che tengono la mano sulla spalla dei rispettivi "cesari". L'idea poteva anche essere buona, ma tramontò quando salì al potere il figlio di uno dei "cesari" che era nientemeno che Costantino.

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