PALAZZO MADAMA
ACCESSIBILITA'
Il palazzo è accessibile tramite servoscala e ascensori. L'ascensore però si trova all'interno della tromba delle scale e malgrado ci sia un cartello che dice che il suo uso è riservato alle persone con difficoltà, io ho visto parecchie persone che lo usavano senza avere nessun problema. Bisognerà dunque armarsi di santa pazienza ed aspettare il proprio turno.
I bagni dovrebbero essere ad ogni piano, ma devo dire che sono ben nascosti, io ho avuto qualche problema a trovarli, comunque quando finalmente ce l'ho fatta ho notato che era abbastanza pulito.
COSA C'E' DA VEDERE
Il museo ospita svariate collezioni.
Qui la sala delle ceramiche con un magnifico centrotavola bolognese della manifattura Aldrovandi e un servizio da tè di Meissen.
Allo stesso piano sono esposti anche dei tessuti e vestiti. Dalla foto si nota poco, ma io quando ho visto questo e gli altri abiti mi sono chiesta se appartenessero a delle ragazzine o se all'epoca le persone fossero davvero tanto basse. Non dimentichiamoci che fino ai primi del Novecento gli abiti delle donne dovevano assolutamente coprire le caviglie e possibilmente anche i piedi, l'alternativa era dare scandalo.
Arrivando a quelli che un tempo erano gli appartamenti reali si trovano alcune sculture davvero particolari: sono state realizzate da Simon Troger in legno e Avorio. Riconoscete la scena? Il Giudizio di Salomone. Vi ricordate delle due donne che dormirono nella stessa casa e al mattino si accorsero che il figlio di una era morto ed entrambe pretesero di essere la madre del bambino ancora vivo, vero? Qui vediamo Salomone che ordina di dare metà del bambino vivo a ciascuna delle due, per metterle alla prova; una non protesta, ma ovviamente la madre preferisce dare suo figlio all'altra, piuttosto che vederlo ucciso. A questo punto il re capisce tutto e rende il bambino alla vera madre. Il gruppo scultoreo venne realizzato per Carlo Emanuele III di Savoia, di cui re Salomone ha le sembianze, ovviamente per esaltare le virtù del sovrano.
Scendendo in cortile, mentre si cerca di sfuggire ai nugoli di zanzare, si trova una casetta particolare: una falconara. Come suggerisce il nome qui venivano alloggiati i falconi con cui i nobili andavano a caccia.
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