MUSEO DELLA ROCCA ALDOBRANDESCA

ACCESSIBILITA'

La rocca purtroppo è praticamente irraggiungibile. Solo per arrivare in biglietteria bisogna superare tre passaggi con scale, che in alcuni casi sono anche abbastanza ripide e senza corrimano. Poi una volta raggiunto il cortile per arrivare ai tre piani del museo bisogna superare altrettante rampe di scale, qui il corrimano c'è, ma non credo di esagerare nel dire che i gradini erano tanto alti da arrivarmi a mezzo polpaccio ed erano strettissimi, decisamente non facili da affrontare soprattutto in discesa.

Il bagno non era segnato... ma veramente non ho chiesto in biglietteria se ci fosse e dove fosse.

COSA C'E' DA VEDERE

Prima di salire l'ultimo tratto di scale per arrivare alla biglietteria si gira quasi attorno a questa "torre dimezzata" (la ragazza che ci ha raccontato qualcosa sulla storia del castello l'ha chiamata così...) che sorge sul luogo dove venne costruito il primo nucleo del futuro castello, probabilmente non era molto più di una semplice torre di guardia.

Quello che oggi è il cortile della rocca in origine doveva esserne il corpo centrale, come faccio a dirlo? Vedete quei buchi sopra la porta? Quelli non sono il risultato della caduta di alcune pietre, ma servivano per infilarci le travi che avrebbero a loro volta sostenuto il pavimento di una stanza. Quando la rocca era una fortezza che controllava il territorio di Pisa, qui era dislocata una guarnigione. Sotto il cortile sono stati ritrovati infatti molti frammenti di vasellame, queste stanze quindi erano probabilmente il refettorio ed il dormitorio dei soldati. 

Nelle sale infine si narra la storia del territorio. Vi ricordate l'imperatore Arrigo VII di Lussemburgo (ve ne ho parlato riguardo alla cattedrale di Pisa)? Qui è narrata la sua storia dall'elezione imperiale alla sepoltura nel duomo di Pisa, ma perché qui? Ebbene, dopo essere morto a Buonconvento, è qui che le spoglie di Arrigo furono portate per essere preparate alla sepoltura.

Al secondo piano si racconta invece della principessa Elisa Bonaparte Bacciocchi, sorella di Napoleone, ebbe il governo della Toscana e tentò di migliorare le condizioni di vita della gente promuovendo, tra le altre cose, la vaccinazione contro il vaiolo. 

Commenti

  1. Ma guarda quanta gente importante abbiamo incontrato in questo paesino sperduto. Mamma

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