PARCO ARCHEOMINERARIO DI SAN SILVESTRO

 ACCESSIBILITA' 

Il discorso è un tantino complicato: alla biglietteria ed al piccolo museo si arriva senza problemi con la macchina. Il servoscala per accedere al primo piano del museo dovrebbe funzionare, sempre che gli addetti sappiano come fare, quelle che c'erano quando ci sono arrivata io sembravano leggermente confuse, ma alla fine sono riuscite ad azionarlo.

Per arrivare all'ingresso della galleria della vecchia miniera si può usare la macchina. I problemi potrebbero presentarsi qui. Ovviamente vi spiegheranno tutto in biglietteria al museo, ma vi anticipo qualcosina. La miniera si visita a bordo di un trenino, su cui però non è possibile caricare una sedia a rotelle o un deambulatore; quindi bisogna riuscire a salirci sopra. Il giro termina al punto di partenza, dunque non ci sono problemi di recuperare la carrozzina. A proposito all'interno della galleria la temperatura è di 14° tutto l'anno, a seconda della stagione vestitevi di conseguenza.

Il punto è che in caso di un problema durante la visita o di un guasto al treno, bisogna evacuare la galleria. Dunque per il disabile è assolutamente necessario riuscire a scendere dal trenino, in alcuni punti la galleria è molto stretta, quindi potrebbe non essere facile, e camminare fino all'uscita della galleria (o farsi portare dal proprio accompagnatore); in sostanza bisogna essere in grado di ritornare all'uscita senza usare carrozzina o deambulatore. Ovviamente la probabilità che questo accada è minima, ma non si può dare per scontato. 

Ultimo avvertimento: la galleria è illuminata, ma il percorso è lunghino, circa quaranta minuti, e ad un certo momento le luci si spengono e i visitatori ascoltano una poesia al buio, vi avvertiranno prima di entrare. Ma io sconsiglierei la visita a persone (disabili e non) che soffrano di claustrofobia o che potrebbero agitarsi e farsi prendere dal panico nel caso si ritrovino al buio o in spazi sotterranei. 

COSA C'E' DA VEDERE

Il museo racconta la storia della miniera e di Rocca San Silvestro, un borgo medioevale sorto appunto per ospitare i minatori.

Questi anelli e fibbie provengono appunto dal borgo e confermano la presenza di una famiglia importante che sovrintendeva all'estrazione del rame.

Prima di arrivare all'ingresso della miniera si passa accanto a questo vecchio pozzo, usato anche per far entrare e uscire i minatori. E finalmente eccoci all'ingresso della galleria.

Alla fine della galleria il treno percorrerà un breve tratto all'aperto per girarsi, da qui si possono vedere i resti di Rocca San Silvestro. 

All'interno della miniera sono ancora visibili alcuni attrezzi dei minatori, come i vagoni per portar fuori il materiale o una grossa ventola per aspirare la polvere prodotta dell'estrazione e convogliarla in un punto della galleria dove non ci fossero uomini al lavoro. Era un modo per cercare di ridurre le malattie respiratorie, comunque diffusissime in questo mestiere.

Infine dei carotaggi. Questa miniera venne chiusa negli anni '70, perché estrarre il rame qui era troppo lungo e quindi troppo costoso. Ma i minatori per un certo periodo continuarono a fare pressioni perché l'attività non venisse interrotta. Negli anni '80 quindi si procedette ad alcuni carotaggi per capire se valesse la pena di ricominciare ad estrarre, ma non si trovarono più filoni.


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