CIMITERO MILITARE INGLESE

 ACCESSIBILITA'

Il cimitero è accessibile, il prato è anche tenuto bene, quindi non si fa molta fatica a girarci con la carrozzina.

COSA C'E' DA VEDERE

Oltre a due cappelle, una cattolica ed una protestante, anche qui un'impressionante distesa di lapidi.

Ciò che fa più impressione è che sulle lapidi è stata scritta l'età dei soldati. Provate ad indovinare quanti anni avevano i più giovani che abbiamo visto: 17. E in generale erano in pochi a superare i trent'anni, trovare qualcuno con più di quaranta poi era come cercare un ago in un pagliaio. 

Questi sono luoghi in cui onorare i caduti, ma anche luoghi che dovrebbero farci riflettere: vedendo questi posti vi viene da pensare di essere nel campo dei vincitori? Eppure direi che non possa esserci ombra di dubbio sul fatto che inglesi ed americani la Seconda Guerra Mondiale l'abbiano vinta! Ma la cosa che a me è sembrata davvero inconcepibile è che al giorno d'oggi ci siano ancora persone, potenti e non, che inneggiano alla guerra come se fosse un passatempo. Sarebbe interessante rinchiuderli qui e fargli leggere queste lapidi una per una e poi ricordargli che, vincitori o vinti, questo è l'unico risultato certo che otterranno; chissà se dopo vedrebbero i conflitti con gli stessi occhi... In ogni caso non sembra che questa carneficina abbia insegnato un granché all'umanità, mi chiedo se possiamo dire di aver reso questi ragazzi e le loro famiglie fieri del loro sacrificio.

A proposito di riflessioni, proprio di fronte all'entrata del cimitero abbiamo trovato una frase che dà da pensare.



Sull'architrave c'è scritto in latino: "nos a Gulielmo victi victoris patriam liberavimus"; che significa: "noi, vinti da Guglielmo (il Conquistatore, ne parleremo nei prossimi giorni), liberammo la patria dei vincitori". Direi che questa frase riassuma molto bene un concetto: non si rimane potenti per sempre. La storia ci insegna che chi oggi è potente prima o poi andrà in declino e verrà sorpassato magari proprio da chi oggi è dominato da lui.

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