MUSEO DELLE BELLE ARTI DI ROUEN

 ACCESSIBILITA'

Il museo è accessibile dall'ingresso laterale, anche se non si arriva in biglietteria, perché ci sono delle scale.

All'inizio del percorso ci sono dei deambulatori con seduta che si possono usare per visitare il museo.

Io non ho trovato il bagno disabili, al piano terra non c'è sicuramente; mentre i bagni del secondo piano erano chiusi per ristrutturazione, quindi non so se fosse lì, mi sembra strano che un museo non lo abbia però.

COSA C'E' DA VEDERE

Principalmente quadri con qualche piccola sorpresa. 

Vi aspettavate un Caravaggio? Nemmeno io. I dipinti di Caravaggio sembrano talmente veri da far sparire qualunque altro dipinto nella stanza. Nella sala c'erano altri quattro quadri grandi tre volte questo... eppure indovinate dove si erano messi tutti.

Passiamo ora a qualcosa di locale. Questo non è un dipinto, si tratta di un'acquaforte. Si tratta di una veduta di Rouen e non è la sola, ce n'è una sala piena, tutte realizzate dalla pittrice Emile Nicolle nella seconda metà dell'800. La cosa divertente è stata che io e mia madre ci siamo messe a guardare tutte le acqueforti cercando di riconoscere i vari luoghi del centro di Rouen e con alcune non ci riuscivamo proprio; poi abbiamo guardato i cartellini e abbiamo letto che quella determinata strada o edificio non esisteva più... 

Rimanendo nelle tradizioni locali ovviamente non poteva mancare Giovanna d'Arco. Nell'800 infatti la ragazza diviene un'eroina del Romanticismo, infatti nella sala a lei dedicata praticamente tutti i dipinti sono ottocenteschi. Qui è rappresentata prima di partire per la sua missione, è infatti vestita da contadina, ha i capelli lunghi e sta filando la lana, o almeno lo stava facendo, poi ha sentito delle voci e ora ha smesso di filare e guarda verso il cielo. 

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