MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI CAMPLI

 ACCESSIBILITA'

Il museo è accessibile.

Il bagno disabili c'è ed è pulito.

COSA C'E' DA VEDERE

Il museo ospita i reperti archeologici provenienti dal territorio, in particolare corredi funerari della vicina necropoli.

Ecco un vaso molto particolare sia come fattura, sia per il contesto in cui è stato ritrovato. Si trovava infatti insieme ad un'altra settantina di vasi di varie forme e tipologie nella tomba di un bambino di due anni. Si tratta della tomba più ricca di tutta la necropoli. Perché il contesto è tanto importante? Perché ad un archeologo dice molte più cose del singolo oggetto, come? Facciamo un piccolo gioco di ruolo e proviamo a pensare come un archeologo, o forse dovrei dire un'archeologa... Comunque partiamo dai fatti: abbiamo trovato la tomba di un bambino di pochi anni con un corredo eccezionale. Ovviamente questa famiglia è ricca, tranquilli non è tutto qui; questa società è caratterizzata da un'aristocrazia ereditaria. Un corredo funerario del genere lo si attribuisce solo ad un personaggio importante, ma qui stiamo parlando di un bambino, è vero che all'epoca si era considerati adulti forse già a dodici tredici anni, ma due anni erano due anni anche allora ed a quell'età si stava con la mamma o con la balia. L'unica spiegazione logica per una tomba così ricca è che questo bambino fosse il figlio di un nobile o forse anche di un principe e che ne fosse anche l'erede dunque che sia stato sepolto come si conveniva al suo rango.

Ho parlato di corredi funerari, vediamo ora come il corredo era disposto all'interno della tomba. Per aree tematiche potremmo dire. Ecco in primo piano delle brocche e della coppe per bere vino in compagnia, accanto a calderoni e crateri per preparare e servire carni e vino durante i banchetti. La zona che sembra vuota in realtà è occupata dalla copia dello scheletro con attorno le armi e i resti di un carro con i finimenti per i cavalli. Questa è la tomba di un uomo adulto soprannominato non a caso "il re della tomba 2", effettivamente la presenza di un carro, di armi e di ceramica da banchetto per gli archeologi indica una sola cosa: questa è la tomba di un guerriero di altissimo rango.

Abbiamo visto tombe maschili, ora vediamo cosa troviamo in una tomba femminile. Ovviamente vasi, gioielli ed ornamenti che indicano anche qui una famiglia di alto rango, ma il pezzo più interessante sono quei piccoli frammenti di pasta vitrea blu, che in origine dovevano costituire una sorta di bastone. Ci sono due ipotesi su cosa potrebbe essere questo oggetto un fuso o uno scettro. Facciamo ora lo stesso gioco di prima e capiremo perché è così importante la differenza; un fuso è un oggetto tipico dei corredi femminili, la filatura e la tessitura nel mondo romano e preromano erano attività solitamente femminili; dunque un fuso di pasta vitrea nella tomba di una nobildonna è semplicemente uno status symbol. Ma se i frammenti appartenessero ad uno scettro? Allora come oggi uno scettro è simbolo di potere, in particolare politico; la conclusione a cui si potrebbe arrivare quindi è che in questo popolo, anche le donne potessero ritrovarsi a ricoprire un ruolo di comando. Magari in particolari circostanze come l'assenza temporanea del marito o degli uomini della famiglia oppure, visto che si parlava di aristocrazie ereditarie, come reggenti di un figlio troppo giovane. A noi può sembrare poco ma non è così scontato: nella stessa epoca in Grecia un'eventualità del genere sarebbe stata assolutamente inconcepibile. E a volerla dire tutta al giorno d'oggi continua ad esserlo in molte parti del mondo... 

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