GALLERIA SPADA

ACCESSIBILITA'

La galleria non è facile da raggiungere, l'ascensore infatti non è abbastanza grande per contenere una carrozzina a rotelle aperta e ci sono alcuni gradini per raggiungerlo.

Solo la Prospettiva del Borromini è raggiungibile senza barriere architettoniche.

COSA C'E' DA VEDERE

Una pinacoteca con nomi da far girare la testa.

Ecco Guercino che rappresenta La morte di Didone, un episodio dell'Eneide. Didone, fondatrice e regina di Cartagine, si uccide gettandosi su una spada per essere stata abbandonata da Enea, di cui si era innamorata, e per essere venuta meno al giuramento fatto alla morte del primo marito di restargli fedele.

Ecco poi due quadri della pittrice Artemisia Gentileschi, dall'alto una Madonna col Bambino e Santa Cecilia al liuto. Si vede nel suo stile la forte influenza di Caravaggio dall'uso della luce.

C'è poi qualche oggetto un po' più particolare come questo globo che rappresenta le costellazioni della volta celeste.

Infine la famosissima prospettiva del Borromini. Questo porticato ed il giardino che porta alla statua sembrano infiniti e ci danno l'idea che la statua là in fondo sia un colosso. Invece il tutto è lungo appena dodici metri, mentre la statua è alta appena un metro; com'è possibile? Grazie alla prospettiva. Qui il Borromini con complicati calcoli matematici crea un'illusione che esaspera il senso della prospettiva che il nostro cervello ha naturalmente e che ci consente di vedere in tre dimensioni, allungando all'inverosimile il corridoio. Le illusioni ottiche erano comuni nei palazzi patrizi del Seicento per divertire e stupire gli ospiti. Piccolo aneddoto; nel cortile girava un gatto, un volontario ci ha raccontato che una volta è andato a fare una passeggiata fino alla statua, facendo prendere un colpo ad un visitatore: appariva grande come una tigre là in fondo! Peccato che con noi non abbia voluto ripetere lo scherzo... 

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