PALAZZO DUCALE DI GUBBIO
ACCESSIBILITA'
La maggior parte del palazzo è accessibile, il problema al massimo è arrivare all'ingresso a causa della pendenza delle strade. I sotterranei e l'ultimo piano però sono raggiungibili solo tramite scale.
C'è anche qualche piccolo scalino nel passare da una stanza all'altra.
Il bagno disabili era pulito, vestitevi però bene perché si gelava in tutto il palazzo.
COSA C'E' DA VEDERE
Il palazzo è purtroppo vuoto a causa dei passaggi di proprietà tra varie famiglie, che lo hanno spogliato di tutti gli arredi di valore.
Ovviamente i camini non si potevano portare via, quindi sono rimasti, questo ha una particolarità: non doveva scaldare soltanto la stanza dove si trova, ma anche quella dall'altra parte della parete, che era la camera da letto del duca. Forse per motivi di sicurezza... in questo palazzo vi posso confermare che si gelava, quindi all'epoca la camera era probabilmente arredata con tappeti ed arazzi, oltre all'immancabile letto a baldacchino, per cercare di tenersi il più possibile al caldo e la stanza era piccola, magari si voleva ridurre il rischio che i tessuti potessero prendere fuoco... oppure si volevano evitare gli inevitabili spifferi dovuti al camino.
Il pezzo forte della visita è sicuramente la ricostruzione dello Studiolo di Guidobaldo da Montefeltro, fatto costruire da suo padre Federico da Montefeltro, sul modello di quello di Urbino. Le tarsie lignee originali sono state vendute nei numerosi passaggi di proprietà e si trovano oggi a New York, ma la copia da comunque una buona idea della bellezza dell'ambiente.
Piccolo aneddoto: vedete quel libro aperto nel finto stipo nell'angolo? Ebbene fino al secolo scorso su quelle pagine era inciso lo spartito di una canzone risalente all'epoca della realizzazione dello Studiolo, intorno al 1480, ma i numerosi spostamenti e qualche intervento sui pannelli ne hanno decretato la scomparsa. Un bel disastro! Chissà però che in futuro qualche nuova tecnologia non riesca a recuperarne qualche traccia.
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