GALLERIA SABAUDA DI TORINO

ACCESSIBILITA'

Oggi concludo i post dedicati ai Musei Reali di Torino

La galleria è accessibile.

I bagni disabili si trovano praticamente ad ogni piano. Io ho usato quelli dell'ultimo, sarebbe stato più comodo avere almeno una maniglia in più, ma almeno era pulito; va detto però che l'ultimo è il piano più piccolo e con le collezioni meno importanti, quindi potrebbe anche darsi che il bagno fosse pulito anche perché non ci passano in molti.

COSA C'E' DA VEDERE

Si tratta della collezione di casa Savoia, fortunatamente donata allo stato italiano da Vittorio Emanuele II e quindi non dispersa dopo il referendum tra monarchia e repubblica. Le opere vanno dal Medioevo all'Ottocento e i soggetti sono i più disparati.


Ecco ad esempio due ritratti entrambi risalenti al 1634. Ci mostrano come i nobili venivano rappresentati all'epoca, nel primo il principe Tommaso Francesco di Savoia-Carignano è rappresentato da van Dyck come il classico condottiero a cavallo, anche se non c'è verso: i cavalli proprio non li sapevano ritrarre con le proporzioni giuste! Il secondo invece tanto per cominciare rappresenta un bambino o una bambina? Un maschietto, probabilmente Carlo Amedeo, ma com'è vestito? A noi oggi sembra quasi vestito da femmina! Il trucco è che fino ad oltre il Settecento prima di una certa età il modo di vestire i bambini era abbastanza unisex, per usare un'espressione moderna, al massimo cambiavano i colori. Una curiosità, noi oggi tendiamo a vestire le bambine di rosa ed i maschietti di azzurro, all'epoca era l'esatto contrario: il rosa ed il rosso erano i colori che rimandavano alla guerra e quindi considerati più adatti per i maschi, mentre l'azzurro ed il celeste, colori tenui, erano indicati per le femmine. 

Come in molte pinacoteche italiane i soggetti religiosi sono ovunque, ma comunque influenzati dallo stile del tempo. 

Ecco ad esempio una singolare interpretazione della Trinità, ad opera del Tintoretto. Qui oltre allo stile veneziano del '500 vediamo tutto il genio del pittore veneziano con questa visione dal basso. 

Passa un secolo e le atmosfere cambiano decisamente. Il dipinto è di Guercino, ma decisamente lo stile di Caravaggio ha lasciato il segno in questo Ecce Homo; a proposito qualcuno sa che cosa vuol dire questa espressione o a che episodio evangelico si riferisce? Il significato è letteralmente "Ecco l'Uomo" si riferisce ad un'episodio della Passione di Cristo riportato nei vangeli che si colloca tra la condanna di Gesù e la salita al Calvario. Dato che ufficialmente Gesù viene condannato per essersi proclamato re dei Giudei e che all'epoca l'usanza di umiliare i condannati prima dell'esecuzione era prassi comune, cosa fanno le guardie? Gli mettono un mantello color porpora, il colore dei re, gli fanno una corona con dei rami spinosi e gli danno in questo dipinto una canna per simboleggiare uno scettro e poi si mettono ad apostrofarlo con questa frase, il cui significato a questo punto dovrebbe intendersi come: "Eccolo qui l'uomo che pretende di essere il re dei Giudei"; in pratica lo stanno pesantemente irridendo. 

Infine arriviamo al Settecento, alla sua voglia di stupire ed alla moda per le vedute con questa enorme tela Mosè fa scaturire l'acqua dalla roccia. Se Sebastiano Ricci voleva lasciare tutti di stucco con quest'opera decisamente c'è riuscito!

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