MUSEO ACCORSI-OMETTO A TORINO
ACCESSIBILITA'
La biglietteria non è accessibile, ci sono un paio di scalini. Per il resto del museo c'è l'ascensore.
COSA C'E' DA VEDERE
Non si tratta di un vero e proprio appartamento, nel senso che in queste stanze non ha mai vissuto nessuno. Il palazzo venne acquistato dall'antiquario Pietro Accorsi, che ne fece, oltre alla sua residenza, la sua galleria d'arte. L'assetto attuale risale alla risistemazione voluta dal suo allievo Giulio Ometto, dopo la morte di Accorsi.
Nella sala Bandera degno di nota è il particolare ricamo del tessuto che compone il letto a baldacchino, una tecnica tipicamente piemontese, detta appunto Bandera.
Qui passando da una sala all'altra si cambia non solo secolo, ma anche luogo: ecco dunque la ricostruzione di una camera veneziana del '700 in pieno stile Rococò.
Infine il pezzo forte, questo capolavoro un po' opulento è considerato il "Mobile più bello del mondo". Venne realizzato dall'ebanista torinese Pietro Piffetti con intarsi di tartaruga avorio e bronzo dorato nel '700, va bene che in quel secolo piacevano le decorazioni pompose, ma qui direi che abbiamo davvero passato ogni limite!
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