COLLEGIO ALBERONI A PIACENZA

 ACCESSIBILITA'

Ad una parte si può accedere soltanto su prenotazione con visita guidata.

Tecnicamente dovrebbe essere tutto accessibile, ma quando sono arrivata io il montascale non ne ha voluto sapere di partire. 

I bagni disabili c'erano ed erano puliti.

COSA C'E' DA VEDERE

La collezione del cardinale Alberoni, che nel 700 fondò un seminario per ragazzi poveri.

Per prima cosa tre splendide serie di arazzi fiamminghi con storie della Guerra di Troia, dell'Eneide e in questo caso di Alessandro Magno. 

Poi notevoli dipinti che fortunatamente non sono stati venduti alla morte del cardinale per acquistare terreni con cui mantenere il seminario, malgrado le disposizioni testamentarie di Alberoni. Tra gli altri un San Giuseppe contempla il Bambin Gesù di Luca Giordano e San Pietro che piange di Guido Reni, realizzati con incredibile maestria, sul volto di San Pietro le lacrime sembrano vere.

La visita non comprende solo quadri, ma anche qualche curiosità, come questa meridiana in corridoio, cosa ci fa qui? Serviva per controllare la precisione degli orologi; noi oggi siamo abituati agli orologi digitali o alle sveglie moderne che finché non si scaricano le pile, sono molto precisi nel segnare l'ora, ma gli orologi di qualche secolo fa non erano così puntuali. Quindi a mezzogiorno con la meridiana si poteva controllare l'ora esatta e mettere a punto tutti gli orologi del seminario. Gli allievi che arrivavano in ritardo alle lezioni ed alle preghiere dovevano inventare una scusa diversa dal "avevo l'orologio indietro". 

Infine il pezzo forte della visita l'"ecce homo" di Antonello da Messina. In realtà qui il pittore ha rappresentato due momenti in uno: dopo l'ultimo restauro dietro la figura di Gesù è di nuovo visibile una colonna; dunque questo dipinto è anche un Cristo alla colonna, fatto che è mostrato anche dalla posizione delle spalle, che suggerisce che Gesù abbia le mani legate dietro la schiena. 

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