SANTA MARIA IN CASTELLO A CARPI
ACCESSIBILITA'
L'ingresso della chiesa si trova sulla parte sinistra, per entrare bisogna superare un piccolo scalino, poi per arrivare al livello del pavimento c'è una discesa. Tutto resto della chiesa è in pari.
COSA C'E' DA VEDERE
La facciata venne rifatta nel Rinascimento per volere di Alberto III Pio, signore di Carpi, che per far spazio alla piazza antistante fece demolire circa tre quarti della chiesa originale, salvando soltanto l'area delle absidi e la cappella di Santa Caterina.
All'interno sopravvivono alcuni resti di affreschi risalenti al XII secolo e commissionati con ogni probabilità da Matilde di Canossa, che finanziò il rifacimento di tutto l'edificio al posto di una pre-esistente chiesa longobarda. Mentre addossato al muro della navata laterale si trova il sarcofago di Manfredo I Pio risalente al 1351; chiaramente Alberto quando fece tagliare la chiesa non si sognò nemmeno di distruggere il monumento funebre di un suo antenato.
Anche l'ambone di marmo decorato con i simboli dei quattro evangelisti, lo so che qui se ne vedono solo tre, l'angelo di Matteo è rappresentato un lato, proviene dalla chiesa fatta erigere da Matilde e venne sistemato in questa produzione da Alberto Pio.
Nella cappella di Santa Caterina sono ancora visibili splendidi affreschi quattrocenteschi, che raccontano la storia di S. Caterina d'Alessandria nell'abside, mentre nella controfacciata sono dipinte piante con precisione degna di un erbario. Effettivamente sono una strana decorazione per la cappella di una chiesa, forse qui il pittore ha pensato bene di divertirsi con un soggetto un po' diverso dal solito.
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