GALLERIA NAZIONALE UNGHERESE A BUDAPEST
ACCESSIBILITA'
Per entrare bisogna che qualcuno vada in biglietteria e avvisi gli addetti perché ci sono le scale e i disabili devono fare un percorso diverso.
La galleria comprende vari piani, che sono raggiungibili con l'ascensore, che però non arriva agli ammezzati né alla cupola.
I bagni sono in vari punti, ma solo in uno ho trovato quello disabili.
COSA C'E' DA VEDERE
Non solo quadri, ma anche alcune sculture, come questi due bassorilievi che ritraggono il re Mattia Corvino e sua moglie Beatrice di Napoli, realizzati probabilmente dall'italiano Benedetto da Maiano.
Nell'800 con il Romanticismo anche in Ungheria cominciarono ad essere prodotti grandi quadri con gli eroi o i personaggi più importanti della storia della nazione, qui vediamo ad esempio Santa Elisabetta d'Ungheria. Una delle regine della casa Árpad che si dedicò ad opere caritatevoli. Purtroppo per apprezzare meglio questa sezione sarebbe stato necessario conoscere la storia dell'Ungheria.
Con il procedere dell'800 cominciamo ad andare verso l'arte moderna ed i pittori si mettono a dipingere anche scene di vita quotidiana in questo Interno parigino (donna che legge) all'epoca la vita delle ragazze benestanti poteva rivelarsi parecchio noiosa.
Con questo piccolo dipinto, la casa del bagno (traduzione un po' maldestra), Pál Szinyei Merse vinse una medaglia all'Esposizione Universale di Vienna del 1873. Ma a che cosa serve questa struttura? A togliersi i vestiti e mettersi il costume da bagno prima di entrare in acqua; siamo nell'Ottocento il costume da bagno serviva appunto esclusivamente per fare il bagno, non certo per passeggiare sulla spiaggia: sarebbe stato scandaloso.
Ci sono anche pittori conosciuti in questa galleria, come Camille Pissarro, che in questo caso dipinge un piccolo paesaggio.
Si, c'erano anche dei quadri più moderni, ma io come al solito li ho guardati... e non ci ho trovato niente di interessante.
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