PALAZZO BARBERINI A ROMA

 ACCESSIBILITA' 

Il palazzo è accessibile, anche se ci sono alcuni scalini per arrivare alla scala del Bernini.

Il cortile presenta una rampa con piccoli scalini bassi e lunghi. 

COSA C'E' DA VEDERE

La facciata del palazzo è opera di Bernini, mentre all'interno sopravvivono ancora alcune decorazioni originarie, come lo splendido soffitto del salone delle feste, affrescato da Pietro da Cortona.

Ma questi non sono gli unici nomi illustri ad aver lavorato qui, anche gli architetti Carlo Maderno e Borromini hanno lasciato la loro firma nella struttura. In particolare, vista la loro inguaribile rivalità, Bernini e Borromini quando si ritrovarono a lavorare nello stesso luogo (contemporaneamente tra l'altro, immaginatevi che scene devono essersi svolte nel cantiere) non poterono fare a mano di "sfidarsi" realizzando due scaloni. I due progetti non potrebbero essere più diversi: Bernini realizza una scala a pozzo quadrato, mentre Borromini risponde con una straordinaria scala elicoidale. 

La pinacoteca del palazzo ospita inoltre degli artisti da capogiro, come la Fornarina opera di Raffaello, che tra l'altro nasconde un mistero: chi è la donna ritratta? Probabilmente un'amata di Raffaello stesso, ma nessuno ne sa il nome. 

Immancabili ovviamente i soggetti religiosi, da Cristo morto sorretto da un angelo dipinto da Jacob de Backer, che è singolare se non altro per il soggetto rappresentato, si va a un più tradizionale San Francesco in meditazione, straordinario però per il suo realismo come tutte le opere di Caravaggio.

LA MOSTRA

Fino al 23 febbraio sarà inoltre esposto al pubblico un altro dipinto di Caravaggio proveniente da una collezione privata, mai esposto al pubblico prima d'ora.

Il Ritratto di Monsignor Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII, è uno dei pochissimi ritratti eseguiti da Caravaggio, che di solito dipinge opere di soggetto religioso, ma è raramente un ritrattista. 

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