PIAZZA NAVONA A ROMA

 ACCESSIBILITA'

La piazza è accessibile, al massimo c'è il solito problema dei troppi turisti che non si spostano nemmeno a pagarli.

COSA C'E' DA VEDERE

Vi siete mai chiesti perché la piazza sia così grande ed abbia una forma così strana? Un indizio ce lo da il nome di questa chiesa: Sant'Agnese in Agone. La piazza infatti non è altro che la spianata dello stadio di Domiziano, con gli spalti che sono diventati le fondamenta degli edifici che la circondano. Nello stadio si svolgevano delle gare atletiche (agoni appunto), dunque con il tempo il nome della piazza è passato da in agones a Navona. 

Anche se tutti se ne dimenticano sempre Piazza Navona ha tre fontane anche se purtroppo le due alle estremità scompaiono al confronto con quella centrale. Pensare che probabilmente la Fontana del Nettuno sarebbe una vera e propria attrazione in qualunque altro luogo, ma qui siamo a Roma. 

D'altronde è difficile competere con la Fontana dei fiumi di Bernini che si staglia al centro della piazza, e ironia della sorte proprio davanti alla chiesa di Sant'Agnese, opera di Borromini. Malgrado si detestassero pare che quei due non riuscissero proprio a stare lontani l'uno dall'altro.

Ora, turisti permettendo proviamo ad avvicinarci un po' alla fontana ed ammirarla più da vicino. Perché la statua del fiume Nilo ha la testa nascosta da un velo? Perché all'epoca di Bernini nessuno in Europa sapeva dove si trovassero le sue sorgenti, era un mistero irrisolto da millenni, nemmeno gli antichi egizi avevano idea di dove nascesse il fiume più lungo del mondo. Per convenzione oggi il Nilo nasce dal Lago Vittoria, ma si sono dovute aspettare le grandi esplorazioni di fine '800 per scoprirlo. 

Il Rio della Plata invece è protagonista di una leggenda che rimanda ancora una volta alla rivalità tra Bernini e Borromini, secondo le voci del popolo la statua solleverebbe il braccio per proteggersi dalla chiesa costruita dal rivale che incombe su di lei. In realtà a non stare in piedi, piuttosto che la chiesa di Borromini, è questa teoria; per il semplice motivo che la fontana venne ultimata nel 1651, mentre Borromini venne chiamato a dirigere i lavori della chiesa nel 1653. Dunque Bernini, a patto di non essere un veggente, avrebbe fatto un po' fatica a sapere che si sarebbe ritrovato un lavoro del rivale a pochi metri dal suo. 

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