CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA A CASTELFRANCO EMILIA
ACCESSIBILITA'
La chiesa è accessibile da una piccola porta sul retro, anche se dovesse sembrare chiusa provate a spingere, probabilmente è soltanto accostata.
L'entrata davanti ha due scalini.
COSA C'E' DA VEDERE
Sebbene una chiesa in questo luogo sia documentata sin dal XIII secolo, l'edificio subì dei rifacimenti a partire dall'800 e l'attuale facciata venne completata nel 1921. Le due statue tra i portoni sono facilmente identificabili come Pietro e Paolo, quelle più in alto forse bisogna pensarci un po' di più. Entrambi hanno le ali, ma non sono semplici angeli, guardando la facciata quello alla vostra sinistra è l'Arcangelo Gabriele, lo si riconosce dai fiori che spesso ha in mano nelle rappresentazioni dell'Annunciazione, a destra c'è l'Arcangelo Michele, è l'unico angelo a portare una spada.
L'interno della chiesa venne rifatto un po' prima della facciata, lo stile neoclassico mostra chiaramente che ci troviamo nel tardo Ottocento, se però pensate di non poter trovare opere di artisti importanti in un piccolo paese, vi dovrete ricredere: la pala d'altare è opera di Guido Reni.
Anche gli altari delle cappelle laterali nascondono qualche sorpresa. L'ultima della navata sinistra presenta una statua della Madonna col Bambino circondata da minuscoli ovali con scene della vita di Cristo e di Maria. Nel secondo altare della stessa navata incontriamo invece il patrono di Castelfranco: San Donnino.
La vista però potrebbe procedere anche intorno alla chiesa: proprio dietro, accanto all'ingresso disabili, troviamo la Croce delle Missioni, eretta nel XVII secolo dalla Confraternita del SS.mo Sacramento e poi ricomposta nel 1836.
Sicuramente molto più importante è la statua della Madonna del Voto, posizionata accanto alla chiesa proprio lungo la Via Emilia. Venne eretta nel 1641 per ringraziare la Madonna di aver protetto la città durante la terribile peste del 1630.
Dal lato sinistro della facciata troviamo invece un loggiato con le statue di San Geminiano e San Petronio, si tratta dei patroni rispettivamente di Modena e Bologna, sulla base delle statue si notano infatti i simboli delle due città. Probabilmente sono qui a simboleggiare il legame di Castelfranco con entrambe, che tra l'altro a partire dal Medioevo si contesero più volte il dominio sulla cittadina.
Commenti
Posta un commento