BRIXIA. PARCO ARCHEOLOGICO DI BRESCIA ROMANA
ACCESSIBILITA'
La visita è accessibile, c'è solo un piccolo scalino dai bagni.
L'ingresso è consentito ad un certo numero di persone per volta, quindi bisogna prenotare l'orario della visita.
Il bagno disabili era pulito.
COSA C'E' DA VEDERE
I resti del Campidoglio, ovvero il principale tempio di ogni città romana, riscoperti e restaurati a partire dall'800. La straordinaria situazione di Brescia è che oltre le colonne che sorgevano davanti al tempio è stato possibile ricostruire anche le tre celle affiancate che costituivano il tempio vero e proprio e custodivano le statue della triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva) che veniva venerata qui.
Le tre celle conservano ancora il pavimento originale, mentre i muri sono in parte ricostruiti. Quel grosso cubo di mattoni che vedete dietro alle tre teste di statue è ciò che resta del basamento su cui si trovava la statua di culto, oggi perduta. I reperti in primo piano invece sono frammenti di sculture che sono state ritrovate nella zona durante gli scavi e che sono state collocate nelle sale dal momento che non è stato possibile capire da quale monumento provenissero esattamente.
La statua più sorprendente del complesso è senza dubbio questa: una Vittoria alata in bronzo a grandezza naturale. La Vittoria (o Nike in greco) era la dea che volava sui campi di battaglia per poi posarsi su uno dei due schieramenti, decretandone la vittoria; in origine questa statua doveva tenere uno scudo rotondo su cui stava scrivendo il nome del vincitore e posare il piede sollevato su un elmo. Oggi per noi questo è un reperto unico al mondo, ma probabilmente nell'antichità non era la sola grande statua di bronzo in questo complesso; anzi è possibile che in generale in epoca romana si trovassero più sculture in bronzo che in marmo! Ma allora perché al giorno d'oggi la proporzione è drasticamente invertita? Perché il marmo è una pietra e una volta scolpita non si può più modificarne tanto la forma, al massimo si può farlo a pezzi, ma comunque non serve più a niente. Il bronzo invece è una lega di metalli che ovviamente si può rifondere per realizzare nuovi oggetti; dunque molti capolavori antichi come questo sono probabilmente diventati cannoni rinascimentali o altri oggetti medioevali. Lei si è salvata perché venne nascosta nell'intercapedine tra due muri, di conseguenza anche dopo l'abbandono del santuario nessuno la trovò.
Il Campidoglio che vediamo oggi non è però il primo campidoglio di Brixia, venne infatti costruito in epoca imperiale. In età repubblicana qui sorgeva un altro tempio molto simile, a sua volta costruito su un'area di culto preromana. Quando il santuario repubblicano venne demolito, alcuni suoi ambienti vennero interrati per far da fondamenta a quello imperiale; così si sono potuti conservare questi splendidi affreschi. Questi riquadri di finto marmo sono in realtà dipinti, così come le colonne e rappresentano uno dei pochissimi resti di pitture romane del I sec. a.C. giunti fino a noi. Guardando il pavimento scopriamo inoltre che la sala aveva delle colonne a sostenere il soffitto, lo sappiamo da quella sorta di buco: non manca un pezzo di mosaico, quell'area semplicemente era la base di una colonna, dunque era inutile decorarla.
Anche qui sul fondo della cella sorgeva un podio con la statua di culto. Il punto si riconosce non solo dal pavimento rialzato, ma anche dalla diversa decorazione sulla parete.
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