PALAZZO DUCALE DI SABBIONETA
ACCESSIBILITA'
Il palazzo purtroppo è veramente difficoltoso da visitare. Per arrivare all'ingresso ci sono sei scalini.
Per l'ultima sala del piano terra ci sono sette gradini da scendere.
Il primo piano è raggiungibile solo con due rampe di scale, in più ad un certo punto si incontrano prima due gradini e poi altri tre senza corrimano.
Non ho visto i bagni.
COSA C'E' DA VEDERE
Il palazzo un tempo doveva contenere un gran numero di opere d'arte oltre ad arazzi e tessuti preziosi, purtroppo però tutti gli arredi sono scomparsi, sono rimaste le decorazioni che non si potevano rimuovere: i soffitti affrescati ed i camini. Nella Sala di Diana sono le grottesche a dominare la decorazione del soffitto. La Sala d'Oro è invece chiamata così per via delle foglie d'oro che ne decorano il soffitto, anche il camino è dorato e doveva contenere nella nicchia un busto di Vespasiano Gonzaga.
Altri soffitti sono invece a cassettoni, ma non meno decorati, nella sala degli Imperatori al centro spicca lo stemma di Vespasiano, che unisce quelli delle due famiglie da cui discende i Gonzaga ed i Colonna. I suoi antenati sono inoltre rappresentati nella Galleria degli Antenati, tra i quali sua madre, Isabella Colonna, da lei deriva il doppio stemma ed il doppio cognome di Vespasiano.
Infine nella Sala delle Aquile sono conservate delle straordinarie statue in legno che ritraggono Vespasiano e alcuni suoi antenati. In origine erano una decina, ma un incendio nell'800 distrusse il salone dove si trovavano e anche una parte del gruppo, chiamato Cavalcata, si sono salvati cinque busti e quattro statue integre. Fortunatamente la statua di Vespasiano è ancora intera, il duca è rappresentato come un condottiero con l'armatura ed un bastone in mano, simbolo del comando militare.
LA MOSTRA
Teoricamente l'esposizione degli abiti avrebbe dovuto finire nel 2022, ma è ancora lì... quindi non so se sia diventata permanente.
Gli abiti ricostruiti risalgono al '500 ed al '600 e sono sia maschili che femminili. Per la maggior parte sono ripresi da quadri. Devo dire che la moda dell'epoca non era decisamente pratica.
Qui è stato ricostruito un banchetto rinascimentale, con la tavola apparecchiata ed i preziosi tessuti che rivestivano le pareti. Le figure femminili non sono dame, ma probabilmente ballerine o intrattenitrici vestite in modo da richiamare la moda nell'antichità.
Un abito particolare è questo, ricostruito da un ritratto di una regina spagnola, scopriamo allora che anche all'epoca esistevano gli abiti pre-maman, d'altronde non mi sembra una buona idea pretendere che una donna incinta si infili un corsetto.
Ma quanto ci vuole a ricostruire abiti del genere? Ebbene per realizzare la copia di questo vestito di Eleonora di Toledo ci sono voluti sei anni!
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