PALAZZO GIARDINO DI SABBIONETA
ACCESSIBILITA'
Il piano terra è accessibile, ma le sale decorate si trovano tutte al primo piano.
Non c'è l'ascensore, ma hanno un macchinino che permette di portare una sedia a rotelle su per la scala. Questo macchinino però è piccolo, dunque ha una portata limitata; ovviamente solleva un uomo adulto su una sedia a rotelle normale, ma non può sollevare una sedia a rotelle a motore.
Ho visto che c'era una carrozzina normale a disposizione dei visitatori.
I bagni erano puliti.
COSA C'E' DA VEDERE
Il palazzo doveva essere la residenza dedicata all'ozio. Lo so che è a due passi da Palazzo Ducale, ma non siamo a Roma e allora andava di moda per le corti rinascimentali avere più di una residenza nella stessa città, una per il governo ed una per i divertimenti. Come Palazzo Ducale e Palazzo Te a Mantova. Annessa al palazzo c'è poi la Galleria degli Antichi.
Le stanze del piano terra non hanno una grande decorazione parietale, ma dei bei soffitti. Essendo spoglie in una è stato sistemato un video, in un'altra un modellino di Sabbioneta permette di identificare i monumenti principali.
Al piano nobile Bernardino Campi ha realizzato una decorazione straordinaria, riprendendo per lo più modello classici. Ma abbiamo anche qualche particolarità, come nella sala dei Circhi, in cui le pareti sono decorate con vedute del Circo Massimo e del Circo Flaminio di Roma, possiamo quindi capire dove si svolgessero le corse dei carri durante l'antichità.
In questo palazzo non c'è un centimetro di parete libero da decorazioni, nemmeno nelle sale più piccole. Lo studiolo è ricoperto di episodi dell'Eneide, tra i quali non può ovviamente mancare il Cavallo di Troia. Altrettanto straordinario è quello che era probabilmente un semplice spogliatoio, dove le dame potevano cambiarsi d'abito; il Camerino delle Grazie, sembra uscito direttamente dalla Domus Aurea.
Sicuramente però l'ambiente più spettacolare è la Galleria degli Antichi o Corridor Grande. Lunga quasi 100m venne edificata per esporre la collezione di statue antiche di Vespasiano Gonzaga. Per dare l'idea che sia ancora più lunga sulle pareti brevi sono dipinti dei tromple-l'oeil con colonne e l'illusione ottica è quasi perfetta, tanto che da un'estremità della galleria si stenta a credere che di fronte si trovi solo una parete dipinta. Anche i lati lunghi sono dipinti con raffigurazioni delle virtù e finti scudi, questo ambiente è però l'unico a non essere stato affrescato da Campi, qui i pittori furono Giovanni e Alessandro Alberti.
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