TEATRO PAVAROTTI FRENI DI MODENA
ACCESSIBILITÀ
La visita guidata è accessibile solo in parte. Si possono vedere il ridotto e la platea senza problemi, ma per accedere a tutti gli ordini di palchi e alle altre sale bisogna prendere due ascensori parecchio piccoli e poi superare vari gruppi di scalini.
Il bagno disabili è accessibile.
COSA C'È DA VEDERE
Intanto all'esterno troviamo due curiosità: una statua di Pavarotti ed un busto di Goldoni, entrambi modenesi. La cosa che può sorprendere a che sotto il busto di Goldoni c'è scritto che qui sorgeva la casa dei suoi antenati. Il teatro infatti venne edificato quando Modena divenne capitale del ducato estense e per far spazio alla nuova costruzione demolirono u intero isolato, dove appunto si trovava la casa della famiglia Goldoni.
Entrando troviamo l'atrio di forma ellittica, questa particolarità venne scelta a causa dello scarso spazio disponibile, in questo modo la sala sembra più grande. Altra illusione: i marmi in realtà sono solo stucco dipinto.
Finalmente la sala del teatro. Anche se ve la mostro dal loggione. E non può mancare il palco ducale, sormontato dall'aquila degli Este, per questo quell'aquila venne tolta dopo l'unità d'Italia e portata nei depositi del museo civico. Dopo l'avvento della Repubblica e in occasione del restauro del teatro si decise di riportare tutto all'aspetto originale, fortunatamente l'aquila venne ritrovata e ricollocata al suo posto.
Sul soffitto della sala sono rappresentati quattro grandi musicisti italiani e chi manca? Ovviamente Puccini. Non si tratta di antipatia, ma di tempistiche. Puccini è vissuto e diventato famoso dopo la costruzione del teatro.
Infine vi mostro la sala da ballo ovale perché si trova proprio sopra l'atrio. Quando venne costruito infatti a teatro si svolgeravano anche balli e feste di corte a questo serviva la sala. I quattro balconcini erano per i musicisti: così come l'atrio, la sala da ballo è piccola, se i musicisti avessero dovuto disporsi sul pavimento non ci sarebbe rimasto spazio per i ballerini.
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