LA QUADRERIA DI BOLOGNA
ACCESSIBILITA'
Il percorso è completamente accessibile.
Per arrivare al bagno disabili bisogna farsi accompagnare.
COSA C'E' DA VEDERE
Pur essendo molto piccola, la Quadreria nasconde ugualmente qualche storia interessante. Come quella della protagonista di questo ritratto: Dorotea Fiorenzi Saccenti. Che nel '600 riuscì ad amministrare da sola il proprio patrimonio e quello ricevuto in eredità dai vari mariti che ebbe (morì ad 84 anni, dunque rimase vedova varie volte). Non era scontato all'epoca, infatti nell'archivio della Quadreria abbiamo i documenti relativi ai processi che Dorotea intentò contro vari "pretensori", ovvero uomini che aspiravano a sposarla e mettere le mani sul suo patrimonio. All'epoca, sebbene in certi stati le donne avessero maggiori tutele, era considerato quasi normale dalla società che fosse il marito ad amministrare i possedimenti della famiglia a prescindere dal fatto che fossero suoi o della moglie. Ma Dorotea riuscì a vincere tutte le cause e mantenere il suo patrimonio.
Oltre a vari quadri di tema religioso, ho trovato anche dipinti un po' diversi, come questa allegoria della Nobiltà.
LA MOSTRA
Attualmente nelle sale sono esposti alcuni dipinti di Girolamo Negri, detto il Boccia, che appartengono al genere delle cosiddette "teste di carattere". Ovvero ritratti di solito di fantasia di personaggi con tratti e vestiti esotici. In questo caso però non è rappresentata una persona qualsiasi, bensì San Giovanni Evangelista.
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