BATTISTERO E ATRIO DEL DUOMO DI VERONA

ACCESSIBILITA'

Oggi cominciamo ad esplorare il complesso del duomo di Verona.

L'accesso al complesso si trova sul retro del duomo. Tutti i passaggi con scalini hanno delle rampe. 

Proprio tra il battistero e l'atrio ci sono i bagni con anche quello disabili, che era abbastanza pulito malgrado la folla. 

COSA C'E' DA VEDERE

Il battistero di San Giovanni in Fonte è dominato al centro dalla grande fonte battesimale, scolpita in un unico blocco di marmo. Tutti gli otto lati sono decorati con bassorilievi, su questo lato si riconosce la Fuga in Egitto.

Come tutti gli edifici romanici l'intero battistero doveva essere ricoperto di affreschi, ma solo nell'abside della navata destra si sono conservati bene. Lo sfondo scuro è un ottimo espediente per far fisaltare meglio le figure.

A collegare il battistero con la cattedrale e la chiesa di Sant'Elena c'è l'atrio di Santa Maria Matricolare. L'atrio è ornato da un trittico e dal soffitto pende un osso, probabilmente il fossile di un animale marino simile ad una balena. Una scultura con la Madonna col Bambino, due santi ed il committente è abbastanza normale in un complesso religioso, ma un osso di balena... che ci fa qui? Innanzitutto la Pianura Padana un tempo era un mare, poi insabbiatosi a causa dei detriti dei fiumi; dunque, non era impossibile nel Medioevo che durante gli scavi per la costruzione delle cattedrali o di altri edifici ci si imbattesse negli scheletri completi o parziali di antiche creature marine. Solo che vai a spiegare ad un veronese del XII secolo, che a mala pena sa che cosa sia un mare, cos'è una balena e come le sue ossa possano trovarsi qui! Queste ossa gigantesche venivano interpretate come resti di draghi o di mostri e posti nelle chiese come simboli della vittoria del bene contro il male. 

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