SALE STORICHE DELLA BIBLIOTECA ESTENSE A MODENA
ACCESSBILITA'
Le sale storiche sono accessibili.
COSA C'E' DA VEDERE
Innanzitutto gli scaffali settecenteschi che in origine si trovavano al Palazzo Ducale e che vennero smontati e trasferiti qui quando il palazzo divenne l'Accademia Militare. Questa biblioteca infatti era quella degli Este.
I libri più antichi della collezione risalgono a quando la famiglia d'Este viveva ancora a Ferrara, il più famoso è senza ombra di dubbio la Bibbia di Borso d'Este. Questa è una riproduzione, si nota però la ricchezza delle miniature, realizzate anche con foglia d'oro e lapislazzuli. I due volumi che la compongono sono probabilmente i libri che sono costati di più in tutto il Rinascimento, vi lavorarono non meno di diciassette artisti tra miniatori ed amanuensi.
Uniche al mondo sono anche queste due carte geografiche, risalenti al XV secolo anche se con uno scarto di circa quarant'anni. Questo tanto per cominciare ci dà un'idea di quanto in pochi decenni gli esploratori abbiano rivoluzionato l'idea del mondo che si aveva all'epoca. In più la seconda, la Carta del Cantino, ha una storia degna di un film di spionaggio. In un periodo in cui le conoscenze geografiche venivano perfezionate ad ogni viaggio e Spagna e Portogallo si contendevano il dominio sui nuovi territori entrambi i sovrani avevano incaricato i propri geografi di aggiornare una mappa ufficiale, che veniva tenuta segretissima, se qualcuno l'avesse duplicata avrebbe rischiato la pena di morte! Ercole I d'Este ne voleva una copia ovviamente per ragioni di prestigio, voleva mostrare che la famiglia si teneva al passo coi tempi. Spedì quindi Alberto Cantini in Portogallo con l'ordine di ottenerne una copia, non sappiamo come, ma Cantini ci riuscì e per fortuna! L'originale portoghese andò distrutto nel grande terremoto che devastò Lisbona nel '700, se non fosse per questa copia una delle prime mappe al mondo in cui compare l'America sarebbe stata irrimediabilmente perduta. A voler tenere certe cose troppo segrete ogni tanto ci si da la zappa sui piedi!
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