PALAZZO BLU A PISA

 ACCESSIBILITA' 

L'ingresso disabili si trova di lato, basta suonare il campanello. 

Solo la sala con i reperti archeologici non è accessibile, ma non ci sono pezzi degni di particolare interesse. 

I bagni disabili si trovano al secondo piano. 

COSA C'E' DA VEDERE

Direi che sul nome del palazzo non ci siano molti misteri, è proprio blu! Così è anche facile da trovare. 

Il palazzo era una dimora nobiliare e quindi conserva ancora numerosi soffitti affrescati, questa stanza, oggi usata per le mostre temporanee, un tempo era una delle due biblioteche. 

Alcune stanze sono state riarredate, come la sala da pranzo, in cui svetta un elaborato centrotavola in porcellana della Ginori. Mentre in giro ci sono anche dei mobili un po' particolari, questo ad esempio non è decorato con avorio, ma probabilmente laccato in bianco. 

Il percorso ospita una piccola pinacoteca soprattutto di artisti locali... e che ci fa qui Cristo e la Samaritana al pozzo di Artemisia Gentileschi? Ebbene, la famiglia Gentileschi aveva origini pisane, anche se Artemisia nacque a Roma e poi si spostò a Napoli. Ci sono poi alcuni dipinti contemporanei, in particolare questo sembra quasi una foto. 

Infine nella piccola collezione di monete troviamo una piccola sorpresa: un aureo (una moneta d'oro) coniato sotto il principato di Nerone. Tra l'altro questa monetina ci mostra da dove deriva il nome Colosseo, il nome originale del monumento è infatti Anfiteatro Flavio. Quando però Nerone fece costruire la Domus Aurea in quel punto sorgeva un lago artificiale e sulle sue rive si stagliava un colosso di trenta metri che rappresentava Nerone come Elios, il dio sole. Su questa moneta è rappresentato proprio quel colosso, che è andato distrutto nei secoli, ma il cui nome si è legato all'anfiteatro.

Commenti

Post popolari in questo blog

LA BUCACCIA DI GUARDISTALLO

SERATA MEDIOEVALE A GUARDISTALLO

BASILICA CATERINIANA DI SAN DOMENICO e CASA DI SANTA CATERINA DA SIENA