SENTIERO DEGLI GNOMI (WICHTELPFAD) E MELSUNGEN

 ACCESSIBILITA'

Il sentiero non è asfaltato, ma per il primo tratto si percorre senza troppe difficoltà. 

Melsungen è in piano. 

COSA C'E' DA VEDERE

Il Sentiero degli Gnomi è una passeggiata nel bosco lungo la quale sono state posizionate delle casette a misura di gnomo. 

Questo è il cartello da seguire.

Mi raccomando: aguzzate la vista, le casette sono davvero minuscole e vi assicuro che è facile non notarle.  

Passeggiando per Melsungen infine incontriamo un'altra favola dei fratelli Grimm: la Piccola Guardiana delle oche. Quando per la principessa giunse il tempo di sposarsi, la regina le preparò un corredo preziosissimo e le assegnò una cameriera che la scortasse lungo il viaggio fino al castello del suo promesso sposo. Entrambe le ragazze ebbero un cavallo, quello della principessa si chiamava Falada e poteva parlare, infine la regina consegnò alla figlia un fazzoletto che aveva macchiato con tre gocce di sangue, raccomandandole di portarlo sempre addosso. Dopo aver fatto un po' di strada alla principessa venne sete, dunque chiese alla domestica di prenderle dell'acqua da un ruscello. La cameriera però rifiutò sgarbatamente e la principessa, che non aveva voglia di litigare, scese da cavallo e si chinò sul ruscello per bere; improvvisamente il fazzoletto che le aveva dato sua madre la mise in guardia, ma lei lo ignorò. La scena si ripeté qualche ora dopo e questa volta mentre la principessa si chinava per bere il fazzoletto cadde nel fiume. La domestica non aspettava altro: senza quel talismano la principessa era alla sua mercé, la costrinse quindi a scambiarsi i cavalli ed i vestiti e a non raccontare a nessuno dell'accaduto o l'avrebbe uccisa all'istante. Arrivate a destinazione la domestica venne accolta come la promessa sposa del principe e la vera principessa rimase nel cortile del castello, ma il re aveva assistito al suo arrivo dalla finestra e continuava ad avere l'impressione che la ragazza non avesse affatto l'aspetto di una domestica. Quando chiese spiegazioni la cameriera fece passare la principessa per una semplice contadina e pregò il re di trovarle qualcosa da fare. Il re a quel punto la mandò ad aiutare il ragazzo che si occupava delle oche. Intanto la domestica fece uccidere il cavallo Falada con la scusa che non si era comportato bene durante il viaggio, ovviamente temeva che rivelasse la verità. La principessa però pagò il macellaio perché appendesse la testa del cavallo sotto un passaggio buio che percorreva per portare al pascolo le oche. Ogni volta che passava la testa del cavallo le ripeteva: "Mia Reginella, se tua madre ti vedesse, le si spezzerebbe il cuore". Quando arrivavano al prato con le oche la principessa si scioglieva i capelli per pettinarli ed il ragazzo ne voleva prendere alcuni, ma lei faceva alzare il vento e lui era costretto a rincorrere il suo cappello finché lei non aveva finito. Dopo qualche giorno in cui succedeva sempre così il ragazzo si presentò al re raccontandogli l'accaduto e dicendo che non voleva più lavorare con lei, il re gli rispose di continuare, ma il giorno dopo li seguì di nascosto e vide tutto. Alla sera chiese spiegazioni alla ragazza, ma lei aveva promesso di non dire nulla a nessuno e non disse nulla. Allora il re giocò d'astuzia e le suggerì di raccontare tutto alla stufa. La principessa effettivamente raccontò alla stufa cosa era accaduto e il re ascoltò tutto dal piano di sopra attraverso la canna fumaria. Dunque il re le fece portare dei vestiti regali e la presentò al figlio raccontandogli la verità. Venne poi organizzato un banchetto al quale erano presenti sia la vera principessa che la domestica. Ad un certo punto il re raccontò scherzosamente una storia simile a quello che era accaduto e chiese alle due ragazze che cosa avrebbe meritato l'impostora. La principessa rispose che delle scuse e la promessa di rigare dritto le sarebbe bastata; mentre la cameriera rispose che avrebbe fatto rinchiudere la colpevole in una botte piena di chiodi e per poi trascinarla per le strade fino ad ucciderla. Il re allora svelò l'identità della domestica e la condannò a subire lo stesso supplizio che lei aveva detto. La principessa poté quindi sposare il suo promesso. 

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