BASILICA MINORE DI SAN BENEDETTO ABATE A GONZAGA

 ACCESSIBILITA' 

La chiesa è accessibile. 

Per arrivare alla cappella ed al retro dell'abside ci sono degli scalini.

COSA C'E' DA VEDERE

Sebbene la facciata sia stata rimaneggiata un secolo fa, un edificio di culto era presente qui fin dal X secolo, sotto il controllo della famiglia Canossa, che la affidò al monastero di San Benedetto in Polirone. In origine l'ingresso era protetto da un protiro, abbattuto nel 1925, di cui è ben visibile l'impronta sulla facciata. 

Nelle stanze sul retro è ben visibile l'abside di epoca matildica, caratterizzata da queste semicolonne che la dividevano in nove parti. Le fondamenta molto basse svelano inoltre quanto si sia alzato nei secoli il livello del terreno. 

La pala d'altare che rappresenta la Madonna col Bambino e i santi Benedetto e Giovanni evangelista, venne eseguita da Rinaldo Mantovano, ma su un disegno preparatorio di Giulio Romano, anche se si nota un po' l'assenza della mano del maestro. 

Questa Madonna dipinta in una delle cappelle laterali ci riporta invece alla caduta da cavallo di Francesco Gonzaga. Quando si ferì il marchese ordinò al suo seguito di pregare proprio davanti a questa immagine per la sua guarigione e probabilmente è davanti a lei che il suo cortigiano fece voto di edificare un convento. Per questo l'immagine è chiamata Madonna dei miracoli e l'altare che la ospita è monumentale, anche se non è di marmo, ma di stucco dipinto ad imitazione del marmo. 

Comunque anche le altre cappelle laterali ed il tabernacolo dietro il fonte battesimale non sono da poco in quanto a decorazioni. 

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