CHIESA DI SAN VINCENZO A MODENA
ACCESSIBILITA'
L'ingresso laterale ha una salita... però per salire sul marciapiede ci sono soltanto scalini.
COSA C'E' DA VEDERE
La facciata è abbastanza sobria, ma gli interni barocchi sono spettacolari...
... per lo meno quelli che sono rimasti dopo che i bombardamenti distrussero completamente la cupola e la zona dell'abside. Solo l'altare si è salvato. Tra l'altro il fatto eccezionale per Modena è che sia interamente fatto di marmo. Ma quando la dinastia Este cominciò ad utilizzarla per tumularvi i membri della famiglia ducale, volle commissionare un altare in marmo e non in scagliola.
Nella prima cappella di sinistra è presente una tela del Guercino, gravemente danneggiata dopo essere stata trafugata nel 2014 e recuperata tre anni dopo, rappresenta la Madonna in trono con San Giovanni Evangelista e San Gregorio Taumaturgo.
Le prime sepolture estensi risalgono al 1836, quando Francesco IV volle far costruire una cappella funeraria per la sua famiglia ad imitazione della Cripta dei Cappuccini di Vienna, il luogo di sepoltura degli Asburgo, con cui la famiglia d'Este si era appena imparentata.
Alcune tombe monumentali si trovano anche all'interno della chiesa vera e propria, come quella neoclassica di Maria Beatrice di Savoia, moglie di Francesco IV. La lapide di suo figlio Ferdinando Carlo è sorprendente per l'uso della luce naturale che entra da alcune finestre appositamente inserite nel muro. La scena che illustra è realmente avvenuta: Ferdinando Carlo si trovava a Brno, nell'attuale Repubblica Ceca, con il suo reggimento quando tra i soldati scoppiò un'epidemia di tifo e lui volle andare a visitare gli ospedali. Purtroppo contrasse anche lui la malattia, morendo nel 1849 a soli ventotto anni.





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