ORTO BOTANICO DI MODENA

ACCESSIBILITA'

Il problema principale è la ghiaia, è ovunque e ce n'è tanta.

L'aula storica ha degli scalini per entrare.

Anche la collinetta è accessibile solo con le scale.

COSA C'E' DA VEDERE

L'orto, da quando venne fondato, nel 1758 per volere del Duca Francesco III d'Este, è diviso in due parti: una con le aiuole destinate alla coltivazione delle piante officinali, che comprende anche una fontanella, l'altra è la montagnola, destinata alle specie arboree. La vasca della fontana non è solo ornamentale, serviva per coltivare le piante acquatiche e forniva l'acqua per irrigare il giardino.

Nel progetto originale i ritratti dei botanici che decorano l'aula storica avrebbero dovuto essere realizzati a bassorilievo, ma per mancanza di fondi vennero dipinti in monocromo ad imitazione del marmo; identica sorte toccò al busto di Filippo Re. 

A partire dall'Ottocento l'orto acquistò o ricevette in dono numerose collezioni botaniche tutt'ora esposte. A quell'epoca i campioni non essiccati venivano conservati in barattoli di vetro con dentro della formaldeide; non sempre poi si trattava di oggetti piccoli, questo frutto dell'albero del pane sarà stato alto mezzo metro!

Il parco ospita numerosi alberi secolari come questo tasso. A parte il fatto di essere una pianta che cresce molto lentamente e può vivere per secoli, il tasso ha un'altra particolarità: ad un certo punto attorno alla base del tronco principale cominciano a svilupparsi nuovi tronchi. Di solito da queste parti la pianta è conosciuta perché le foglie ed i semi in particolare sono estremamente velenosi. 

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