PARCO DINOSAURI IN CARNE E OSSA A SAN LAZZARO DI SAVENA

 ACCESSIBILITA' 

Il percorso è sostanzialmente accessibile.

Vicino all'ingresso c'è anche il bagno disabili, ma non so in che condizioni sia.  

COSA C'E' DA VEDERE

Le riproduzioni di animali estinti sono a grandezza naturale, cominciamo da un antenato di quelli che di solito sono considerati i dinosauri veri e propri: un Alierasaurus ronchii. Questo lucertolone di sette metri visse nel periodo Permiano (tra i 272 e i 268 milioni di anni fa) e probabilmente era la creatura terrestre più grande della sua epoca. 

Passando ora ai dinosauri più famosi troviamo un diplodoco. Questo erbivoro era caratterizzato da una coda lunga e sottilissima, che somiglia molto ad una frusta. Ed è probabile che l'animale la usasse per difendersi dai predatori non tanto frustandoli letteralmente, visto che le fragili ossa della coda non avrebbero retto all'impatto; piuttosto usandone la punta per produrre degli schiocchi talmente forti da disorientare un eventuale carnivoro affamato. 

Durante tutto il percorso per ricordare di non toccare o arrampicarsi sulle statue ci sono dei cartelli abbastanza simpatici. Il dinosauro che sta dietro a questo è protagonista di una vicenda abbastanza comune per i dinosauri: la sua specie è nota grazie ad un solo scheletro, incompleto per giunta; dunque quando si dovette ricostruirne l'aspetto inizialmente si sbagliò e lo si rappresentò con una cresta sul muso, poi si capì che le ossa del cranio sembravano formare una cresta perché si erano spostate durante il processo di fossilizzazione. 

D'altronde non tutti i fossili possono vantare uno stato di conservazione paragonabile a quello di "Ciro", il primo dinosauro scoperto in Italia, straordinario anche perché si tratta del rarissimo fossile di un cucciolo. Questo esemplare di Scipionyx samniticus, doveva avere solo pochi giorni di vita quando morì, ma era talmente ben conservato da avere ancora tracce dei tessuti molli e degli organi interni dopo 110 milioni di anni! 

Questo ve lo mostro perché sembra veramente uscito da un libro! Tanto che i paleontologi lo hanno chiamato Dracorex hogwartsia cioè "re dei draghi di Hogwarts", effettivamente sembra proprio un simpatico draghetto, tra l'altro non sarebbe neanche un drago cattivo: era erbivoro. 

Passiamo all'era glaciale e scopriamo la famosissima "tigre dai denti a sciabola", con tanto di cucciolino. Questo felino è famosissimo per i suoi canini eccezionalmente lunghi che gli servivano come pugnali; non poteva usarli per trattenere una preda che si divincolava, perché probabilmente si sarebbero spezzati se sottoposti ad una simile torsione. 

Il Thylacinus cynocephalus o tigre della Tasmania è probabilmente l'animale con il destino più triste tra questi. Si tratta di un marsupiale carnivoro che viveva in Tasmania e che venne sistematicamente cacciato fino all'estinzione tra il XIX e il XX secolo dai coloni europei. Al di là del fatto che sia sempre sbagliato sterminare una specie animale a prescindere dal motivo, a rendere ancora più amaro il suo destino è stata la causa per cui venne sterminato: gli allevatori europei, vista la sua somiglianza con i lupi, temevano che cacciasse le loro pecore; ma il tilacino era troppo piccolo e non avrebbe attaccato nemmeno un agnello! Venne sterminato e portato all'estinzione senza nemmeno un valido motivo! Il tipico disastro causato dall'ignoranza. 

Commenti

Post popolari in questo blog

PECCIOLI

BATTISTERO E MUSEO DIOCESANO DI CREMONA

MUSEO EGIZIO DI TORINO