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VILLA MEDICEA DI POGGIO A CAIANO

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 ACCESSIBILITA'  La villa è accessibile, solo una piccola stanza al primo piano ha uno scalino.  Il problema è che il parco ha la ghiaia ed è in pendenza, quindi la difficoltà al massimo è arrivare all'entrata. Teoricamente dovrebbe essere accessibile solo con visita guidata, ma se c'è poca gente è possibile che facciano entrare anche nel caso non sia l'orario giusto.  COSA C'E' DA VEDERE Questa villa è straordinaria non solo per le sue decorazioni, ma anche perché era talmente bella che fu usata da ben quattro famiglie regnanti. Il nucleo originale venne progettato da Giuliano da Sangallo per Lorenzo il Magnifico, la facciata è rimasta quasi immutata da allora, tranne che per le due scale monumentali, che in origine erano diritte, ma vennero rifatte nell'Ottocento.  Come avrete già capito la prima famiglia che abitò la villa fu quella dei Medici. Proprio al figlio di Lorenzo il Magnifico, papa Leone X si deve la decorazione della stanza più spettacolare e p...

PRATO

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 ACCESSIBILITÀ  Prato è abbastanza accessibile, il problema principale sono i ciottoli o la pavimentazione non molto liscia di parecchie vie. Il castello dell'Imperatore ha delle scale davanti, c'è un montacarichi che non so se funzioni, ma non porta fino all'ingresso. All'interno comunque non c'è niente, anche se si può salire sui camminamenti di ronda con una scala a chiocciola.  La Basilica di Santa Maria delle Carceri avrebbe un ingresso disabili sul lato destro, ma la porta era chiusa.  COSA C'È DA VEDERE  Del castello rimangono solo i muri perimetrali, venne costruto sotto Federico II di Svevia e poi usato anche dai suoi discendenti come base per poi muovere alla conquista di Firenze. L'ingresso principale conserva ancora le decorazioni originarie con due leoni.  La basilica venne costruita in seguito ad alcune guarigioni miracolose da Giuliano da Sangallo per volere di Lorenzo il Magnifico. Lo stile è neoclassico e la facciata è rivestita dei tipici ...

CHIESA DI SAN FRANCESCO A PRATO

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 ACCESSIBILITÀ  L'ingresso laterale della chiesa è accessibile.  COSA C'È DA VEDERE  Si tratta di una delle prime chiese francescane del mondo. Il comune di Prato acquistò il terreno per costruirla appena otto giorni dopo l'approvazione dell'ordine francescano nel 1228. In origine la facciata comprendeva anche un rosone, che però venne rimosso nel '600.  Gli unici dipinti murali presenti si trovano sopra gli archi del presbiterio.  La chiesa conserva poi alcune opere d'arte veramente particolari come il Crocifisso Datini, che nel '600 venne incorniciato con una tela di Pier Antonio Michi. La nicchia che ospita il Crocifisso venne poi murata e l'altare che custodiva il Crocifisso smontato; solo nel 2021 il Crocifisso e la tela sono stati ricollocati nella loro collocazione originale, anfhe l'altare è stato riallestito, ma non uguale all'originale del quale non abbiamo rappresentazioni.  L'altra opera originale è il Patrocinio di San Giuseppe ,...

PALAZZO PRETORIO DI PRATO

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 ACCESSIBILITA'  La visita è accessibile.  Il bagno disabili c'è, ma è un po' piccolo.  COSA C'E' DA VEDERE Il palazzo venne costruito nel Duecento come sede delle istituzioni comunali e rimarrà tale anche dopo l'annessione al Granducato di Toscana. Venne abbandonato a metà dell'Ottocento e rischiò addirittura di essere abbattuto, fortunatamente ad inizio Novecento venne restaurato per diventare sede della Galleria Civica. Il palazzo ospita principalmente una pinacoteca. Tra le opere più antiche ce n'è una particolarmente sfortunata il Tabernacolo del Mercante  di Filippino Lippi. Questo affresco che raffigura la Madonna con il Bambino e vari santi, si trovava in origine in piazza Mercatale, dove rimase fino al '44, quando venne colpito in pieno da una bomba. L'affresco finì letteralmente in briciole, guardandolo da vicino si vede bene la portata del danno, ci volle un restauro quasi miracoloso per riuscire a rimetterlo insieme.  Ci sono anche al...

MUSEO DELL'OPERA DEL DUOMO A PRATO

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 ACCESSIBILITA'  Per accedere al museo c'è un gradino e poi il servoscala. Ma la parte con gli scavi archeologici ha altre scale e non è accessibile.  COSA C'E' DA VEDERE                                          Il museo è negli ambienti sotto ed accanto alla cattedrale. La stanza più particolare è senza dubbio "le Volte" un ampio corridoio coperto appunto da volte a crociera che si trova proprio sotto al transetto della cattedrale e che dal '300 al '700 venne usato come cimitero, per questo sulle pareti sono dipinti numerosi stemmi di famiglie pratesi. In un angolo poi c'è il Pozzo dei Dagomari, dove secondo la tradizione vennero gettati i corpi delle persone uccise durante il saccheggio del 1512; in realtà recenti studi hanno sì rinvenuto ossa umane nel pozzo, ma hanno stabilito che probabilmente questo era un ossario. Quando era necessario fare posto a nuove sepoltu...

BASILICA CATTEDRALE DI SANTO STEFANO A PRATO

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 ACCESSIBILITA' La chiesa è accessibile dall'ingresso laterale.  Per salire nel presbiterio ci sono degli scalini.  COSA C'E' DA VEDERE La facciata del duomo presenta la tipica alternanza di marmo bianco e verde delle chiese toscane. Sopra il portone principale si vede un bassorilievo di Andrea della Robbia. Ma la vera particolarità è la presenza di un pulpito nell'angolo della chiesa. Il Pulpito di Donatello e Michelozzo venne progettato per uno scopo ben preciso: l'Ostensione della Sacra Cintola. La Sacra Cintola sarebbe la cintura della Madonna (ve ne parlerò un po' meglio nel prossimo post), conservata a Prato dal 1141 circa e che ogni 8 settembre veniva mostrata a tutti in una cerimonia solenne.  Prima di entrare nella chiesa, guardate che decorazioni strane spiccano su una delle porte laterali. Ma che cosa significano questi simboli? Ci credete che nessuno sia ancora riuscito a capirci qualcosa? Non scherzo: non si sa se questi siano semplici decorazio...

MUSEO DEL TESSUTO A PRATO

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ACCESSIBILITA' Il museo è accessibile. Il bagno disabili era pulito.  COSA C'E' DA VEDERE Il museo racconta la storia della tradizione tessile a Prato e ovviamente non possono mancare i vari strumenti per produrre i tessuti. Ecco un telaio a pedali. In origine era destinato a produrre tessuti semplici lo si capisce dal fatto che ha solo due licci. Il liccio è la parte del telaio che solleva un determinato numero di fili d'ordito, sotto i quali viene fatta passare la trama. Per realizzare un tessuto semplice si solleva un filo si e uno no, si passa il filo di trama e poi si invertono i licci, dunque i fili che prima erano sollevati tornano in basso e viceversa, poi si passa nuovamente la trama nel verso opposto e si continua così finché il tessuto non raggiunge la lunghezza desiderata. In questo modo però si ottengono quasi esclusivamente pezze in tinta unita o al massimo a righe orizzontali. Questo esemplare è particolare perché ad un certo punto si dovette usarlo per p...