GIARDINI BOLOGNESI ZONA SANTO STEFANO


Oggi cambiamo un po', mi annoio a fare i post tutti uguali. In questo post raggruppo i giardini nei pressi di via Santo Stefano che ho visitato all'interno della manifestazione Diverdeinverde. Una manifestazione annuale che permette di visitare i giardini anche di palazzi privati nascosti nella città di Bologna.

PALAZZO ZANI (via Santo Stefano 56)

ACCESSIBILITA'

Il giardino è facilmente accessibile, non ci sono scalini all'entrata.

Per arrivare al tempietto della foto, che si trova su una collinetta, però ci sono dei gradini abbastanza sconnessi, non sono facili da superare con la carrozzina.

E' l'unico cortile in cui abbia visto un bagno disabili.

COSA C'E' DA VEDERE

Una cripta? Non proprio, questa è una ghiacciaia. Ecco perché c'è una collinetta in giardino, anche il tempietto accanto a me nella foto precedente probabilmente non è altro che la sua presa d'aria. Questi per millenni sono stati i freezer, non servivano solo a conservare il ghiaccio per potersi bere qualcosa di fresco in estate, ma anche per cercare di conservare un po' meglio i cibi. D'accordo che prima dell'invenzione del frigorifero la gente era abituata a mangiare anche carne che noi oggi considereremmo avariata... ma a tutto c'è un limite!

PALAZZO ROSSELLI DEL TURCO (via Santo Stefano 63)

ACCESSIBILITA'

Bisogna superare uno scalino per entrare, ma dopo è tutto in pari. 

E' uno dei pochi ad avere l'area ristoro.

COSA C'E' DA VEDERE


Il giardino presenta alberi davvero imponenti tra cui un cedro del Libano, ma il pezzo forte è probabilmente la fontana. Peccato soltanto che fosse spenta, non so a voi ma a me vedere le fontane a secco mette un po' di tristezza. 

GIARDINO DI VIA RIALTO 6/2

ACCESSIBILITA'

Per entrare bisogna superare una zannella (sembra una cosa da niente ma chi usa una carrozzina sa bene che questi ossi di formica possono essere peggio di uno scalino alto per impuntarsi). Poi c'è un altro gradino per arrivare al cortile vero e proprio.

Anche qui c'è una montagnola e per arrivare a metà ci sono cinque gradini, fate attenzione però perché sono sconnessi e leggermente curvi, anche mio padre si è trovato in difficoltà. Non ci siamo fidati ad andare oltre.

COSA C'E' DA VEDERE



Anche in questo caso la collinetta nasconde una ghiacciaia, che però non è visibile. Ci sono molte piante sempreverdi e alcune panche e tavolini.

GIARDINO DI VIA GUERRAZZI 30

ACCESSIBILITA'

Questo è uno dei pochi ad essere completamente accessibile, tutti i gradini sono superabili grazie a discesine.

Non andate sul prato con la carrozzina però, altrimenti si lamentano.

COSA C'E' DA VEDERE

Nel cortile più grande svetta un maestoso cedro dell'Himalaya, vecchio di 200 anni.

In un altro cortiletto appartato, che ha tutta l'aria di essere l'ex chiostro di un convento, sopravvive invece questo frammento di affresco. Rappresenta probabilmente Dio Padre attorniato da angeli. 



Commenti

  1. Quello che fai è bellissimo, sia viaggiare che condividere le tue esperienze di vita, le difficoltà che si affrontano, il tuo blog mi piace molto. Soprattutto per tutte le informazioni storiche, culturali, artistiche e non solo che racconti. Grazieee, Tamara.

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