GRAN BALLO RISORGIMENTALE AL CASTELLO DI GUIGLIA


 


ACCESSIBILITA'

Non è facile accedere alla sala del castello: per arrivare al portone principale c'è una salita parecchio ripida ma il bello viene dopo. Ci sono tre scalini abbastanza bassi per accedere alla terrazza e poi altri sette per arrivare al salone dove si è svolto il ballo. Io ci sono arrivata perché, come l'altra volta, c'era un po' di gente e quindi mio padre si è fatto aiutare. 

Per la verità ci hanno detto che da qualche parte doveva esserci una pedana per superare i tre gradini che davano sulla terrazza, ma se non la tirano fuori... 

Il castello non è tutto lì, ci sono altri ambienti, ma bisogna superare almeno una rampa di scale. Io però la visita non l'ho fatta, quindi non so quante altre scale e stanze ci siano.

Il bagno purtroppo è al primo piano e non c'è l'ascensore. Vicino al castello c'è la biblioteca comunale, lì bisogna superare solo un piccolo scalino e c'è il bagno disabili, però non è detto che sia aperta.

COSA C'E' DA VEDERE 

Il castello è stato rimaneggiato varie volte nel corso dei secoli. 

Il portone venne costruito nel Seicento al posto del precedente ponte levatoio. Ormai il castello non aveva più alcun ruolo come fortezza; dunque la famiglia Montecuccoli, che aveva ricevuto il feudo di Guiglia dagli Este di Modena, volle farne la propria residenza estiva, trasformandolo in un palazzo signorile. 

Il portone immette in un loggiato che a sua volta dà sulla terrazza. Sotto il loggiato è ben visibile lo stemma della famiglia Montecuccoli.

IL BALLO

    

Al contrario di quello che spesso mostrano i film nei balli dell'ottocento non si passava tutta la serata a girare in tondo ballando il valzer, si sarebbe arrivati alla fine con la testa che girava talmente tanto da non stare in piedi! Si facevano vari balli.
Il video all'inizio mostra una quadriglia: quattro coppie si dispongono sui lati di un quadrato ed eseguono varie figure.
Il primo dei video qui sopra è finalmente un valzer.
L'ultimo è più strano, si chiama pas de trois e ogni cavaliere lo esegue con due dame. Evidentemente anche nell'Ottocento ai balli c'era una cronica scarsità di cavalieri, quindi bisognava escogitare qualche trucco per permettere a più dame di ballare. 


Commenti

  1. Che meraviglia i vostri vestitoni!
    Hai ragione Elisa, noi ci immaginiamo sempre che nell'Ottocento ballassero soltanto il valzer!

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