BASILICA DI SANT'ANASTASIA
ACCESSIBILITA'
La basilica è accessibile tramite una rampa.
Qui i bagni non ci sono.
COSA C'E' DA VEDERE
Oltre alla singolare facciata, chiaramente incompiuta, la prima sorpresa è che la chiesa è consacrata a San Pietro Martire, non alla santa di cui porta il nome, come mai? Perché in epoca longobarda nello stesso luogo sorgeva una chiesetta dedicata appunto a Sant'Anastasia, l'edificio è stato poi sostituito dalla grande basilica costruita dai domenicani nel XIII secolo, ma le è rimasto il nome della prima chiesa.
Decisamente particolari le acquasantiere di questa chiesa, questa è una, ma di fronte, sull'altro lato della navata troviamo la sua gemella. I gobbi rappresentano simbolicamente lo sforzo fatto per costruire la basilica. Dicono che toccare la loro gobba porti fortuna. Quasi quasi vi consiglierei di farlo, specie se la sera dovete andare all'Arena; io non l'ho fatto... e mi sono vista la fine dello spettacolo sotto la pioggia!
All'interno sopravvivono dipinti di varie epoche, il più famoso è senza dubbio "San Giorgio e la Principessa", realizzato da Pisanello negli anni 30 del '400.
Qui vediamo il momento prima dello scontro vero e proprio San Giorgio si sta infatti preparando per affrontare il drago, rappresentato dall'altra parte dell'arco. L'affresco un tempo era decorato con lamine d'oro e d'argento, oggi purtroppo scomparse, ma appare molto rovinato anche perché nell'800 venne staccato dalla parete a causa di infiltrazioni d'acqua che lo stavano rovinando. Ritornò al suo posto solo negli anni Sessanta.
Parlando del suo posto, vi sfido a trovare l'affresco all'interno della chiesa. (Piccolo suggerimento: fossi in voi girerei con il naso all'insù).
Che bella, mai vista, me la segno. Grazie
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