ABBAZIA DI JUMIEGES

 

ACCESSIBILITA'

Le rovine dell'abbazia sorgono su un prato, con sentieri di ghiaia. C'è qualche saliscendi e qualche tratto con i sentieri più sconnessi, ma in generale si riesce a visitare le rovine senza troppi problemi.

In giro ci sono anche delle sedie per i visitatori.

I bagni disabili tecnicamente ci sono, ma si tratta di quelli chimici. Io non mi sono attentata ad usarli.

COSA C'E' DA VEDERE

Il complesso contiene in realtà i resti di due chiese: Saint Pierre, di epoca carolingia, e Notre-Dame, di epoca normanna; oltre ai resti dei vari ambienti del monastero benedettino. L'intero complesso è ridotto ad un rudere poiché con la Rivoluzione Francese moltissimi conventi vennero soppressi ed i loro beni confiscati. Questa abbazia in particolare venne venduta a privati ed utilizzata come cava di pietre, di conseguenza fu sistematicamente demolita. Con l'età romantica il luogo viene riscoperto e ne è riconosciuto il valore storico, ciò che è scampato alla demolizione diventa quindi monumento storico.

Della chiesa di epoca carolingia, anche se in parte rimaneggiata in stile gotico, si conservano alcuni archi della navata nord. Qui si riesce anche a distinguere un busto dipinto: è l'unica traccia di pittura di quest'epoca ed una delle pochissime sopravvissute tra queste rovine.

Il Passaggio di Carlo VII è uno dei pochissimi ambienti che conservano ancora il soffitto ed in origine collegava le due chiese. Venne edificato nel XIV sec., ma attribuito a re Carlo VII circa un secolo più tardi, in ricordo della sua visita al monastero accompagnato da... sua moglie? No, a quanto pare il re aveva preferito la compagnia della sua favorita. 

Della chiesa normanna si è salvato qualcosa di più, compresa la facciata estremamente sobria ancora praticamente intatta. Questa è un miracolo che sia stata risparmiata non tanto dai saccheggi, quanto dai rifacimenti delle epoche successive!