MUSEO D'ARTE E DI STORIA BARON GERARD

 ACCESSIBILITA'

Il museo è per la maggior parte accessibile. Solo per arrivare all'antica cappella ci sono tre scalini.

Il bagno disabili era pulito.

COSA C'E' DA VEDERE

Una collezione estremamente varia che va dai reperti archeologici ed etnici, ai quadri, fino all'arte moderna.

Ma perché all'estero se trovano dei frammenti di dipinti di epoca romana ti ricostruiscono la stanza per farti capire come doveva essere, mentre in Italia te li piazzano in una vetrina in modo che tu veda solo dei pezzi di muro colorati senza capirci niente? Mi sembra che questo allestimento non abbia bisogno di molti commenti, a parte l'abbastanza ovvia precisazione che un ambiente così decorato doveva far parte della casa di una famiglia agiata. 

A proposito di famiglie ricche, questa urna cineraria in vetro mi ha sorpreso, perché? Perché nell'antichità il vetro era un materiale estremamente costoso, in quanto molto difficile da realizzare; la tecnica di produzione doveva ancora essere perfezionata. Pensate anche ai palazzi settecenteschi con quei grandi specchi a muro, forse vi tornerà anche in mente che questi specchi di solito sono composti da vari pezzi di vetro, proprio perché ancora a quell'epoca era molto complicato, se non impossibile, riuscire a produrre lastre di vetro di grandi dimensioni. Tornando quindi al tempo dei romani, possiamo immaginare quanto dovesse essere costoso un simile vaso, la famiglia che si poteva permettere di lasciarlo in una tomba doveva avere per forza un notevole patrimonio; di solito infatti anche nelle tombe aristocratiche le urne sono vasi di terracotta o metallo.

Anche il palazzo che ospita il museo è notevole, dopo essere stato una dimora privata venne riadattato come tribunale, la sala delle udienze è infatti sopravvissuta, mentre la vecchia cappella che si trova proprio oltre il muro è diventata... la stanza dove si riunivano i giudici prima di emettere il verdetto. Fortunatamente i dipinti originari sono rimasti al loro posto. 

Vi ricordate il tombolo di cui vi ho parlato l'altro giorno? Forse da questo si capisce meglio come si svolgesse il lavoro.

Il museo è disseminato di giochi e figuriamoci se io e mia sorella ce ne facciamo mancare uno. Qui c'era la possibilità di fare una foto con le copie di alcuni oggetti che compaiono nei quadri del museo... ogni tanto è bello tornare un po' bambini.

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