MUSEO DELL'ARAZZO DI BAYEUX

 ACCESSIBILITA'

Il museo è accessibile, bisogna soltanto utilizzare l'entrata sul retro.

I bagni sono puliti.

COSA C'E' DA VEDERE

Ovviamente 70m di arazzo, purtroppo non lo si poteva fotografare, dovrete andarvelo a vedere. Ma vi svelo comunque qualche curiosità: innanzitutto tecnicamente questo non è un arazzo! E' un telo di lino ricamato con filo di lana, mentre in un arazzo vero e proprio le immagini dovrebbero essere tessute al momento della realizzazione del telo. La stoffa poi non è formata da un unico pezzo, ma sono varie pezze cucite insieme.

Nel museo si racconta la storia dell'arazzo e del mondo che vide Guglielmo il Conquistatore.

Ecco come venne realizzato e chiunque sappia ricamare riconoscerà un telaio da ricamo. Ovviamente questa è una copia ed anche il telaio è moderno, ma le tecniche ed i punti usati sono gli stessi di oggi, io ad esempio so eseguire alcuni punti usati qui e quando ricamo mi servo sempre di un telaio simile a questo; piccolo particolare, di solito i miei lavori sono grandi al massimo come cuscini, giusto un pelo più piccoli. Tutti voi avrete sentito dire che il ricamo sia stato realizzato dalla moglie di Guglielmo, la regina Matilde, e dalle sue dame di compagnia, ma questa è una leggenda nata nel '600 e priva di prove. E' molto più probabile che a commissionare l'opera sia stato un fratellastro di Guglielmo, l'arcivescovo Oddone di Bayeux, e che a realizzarlo siano stati dei ricamatori o ricamatrici professionisti.

La storia raccontata nell'arazzo è vera, la battaglia di Hastings avvenne infatti nel 1066, ma ovviamente raccontata dal punto di vista del vincitore Guglielmo, ma la cosa più sorprendente sono i particolari. Dopo aver visto l'arazzo, all'interno del museo troverete delle ricostruzioni ad esempio delle navi con cui i Normanni sbarcarono in Inghilterra. Sembrano poco più che canoe, ma considerate che su navi come queste vennero imbarcati persino cavalli. 

Infine sull'arazzo troverete molte rappresentazioni di fortezze, ma le fortezze dell'epoca erano queste. In definitiva dei fortini di legno, per avere i mastodontici castelli in pietra a cui ci hanno abituato i film bisognerà aspettare ancora almeno un secolo. Delusi? Scusate, ogni tanto mi tocca far crollare qualche mito...

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