MUSEO ARCHEOLOGICO VILLA FRIGERJ A CHIETI
ACCESSIBILITA'
Il museo è accessibile, bisogna solo percorrere un tratto di parco coi viottoli ricoperti di ghiaia.
Il bagno disabili era pulito.
COSA C'E' DA VEDERE
Principalmente corredi funerari ritrovati nelle necropoli del territorio usate dalle popolazioni pre-romane che occupavano il territorio circostante.
Ecco un corredo funerario degno di una principessa; delusi? Beh, non siamo alla corte dei faraoni d'Egitto, qui bisogna accontentarsi. Comunque da archeologa vi posso assicurare che un corredo composto da vari gioielli ed ornamenti per le vesti, un paio di sandali e un intero set di ceramica da banchetto e spiedi per arrostire la carne non sono oggetti da poco. Come vi ho già spiegato una volta, depositare qualunque oggetto in una tomba di fatto equivaleva a gettarlo via; dunque la famiglia doveva essere abbastanza ricca per acquistare tutti questi vasi appositamente per la sepoltura o, visto che comunque servivano per la vita quotidiana, acquistare di nuovi per sostituire questi; non è una cosa da poco. Ma questo corredo ad un archeologa rivela anche un'altra cosa: la presenza di oggetti simbolici del rito sociale del banchetto in una tomba femminile ci dice che in questa cultura, al contrario di quella greca, le donne di alto rango potevano partecipare ai banchetti assieme agli uomini.
Abbiamo visto la sepoltura di una principessa, ora vediamo quella di un principe. Qual'è la differenza? al posto dei gioielli abbiamo le armi, non si vedono troppo bene perché sono dietro alle coppe, ma quei pezzi di metallo in secondo piano sono ciò che rimane delle armi di questo principe. Anche se l'elmo e lo schiniere in primo piano probabilmente non sono la sua armatura, come faccio a saperlo? Allora lo schiniere all'epoca serviva come un parastinchi: proteggeva la gamba dal ginocchio alla caviglia ed in questa tomba ce n'è solo uno. Dubito fortemente che il nostro guerriero potesse andare in battaglia con una gamba sola, in più entrambi gli oggetti non sono di foggia locale; con ogni probabilità si tratta quindi di status symbol e non di oggetti per uso pratico.
A proposito di oggetti di foggia locale eccone due: una specie di corona per una dama e un collare torques per un guerriero, tipico delle popolazioni celtiche (è l'oggetto in alto a sinistra).
Infine il pezzo forte del museo: il Guerriero di Capestrano. Questa statua è stata rinvenuta in una necropoli, insieme ad alcune altre, rappresenta un guerriero con armi ed armatura, che non è altro che il disco che porta sul petto, ed un grande elmo da parata, so che sembra più un sombrero, ma spero vi fiderete. Lungo i due pilastri laterali sopravvive un'iscrizione che potrebbe contenere il nome di questo personaggio, ma non è chiaro neanche il suo ruolo, sicuramente una persona importante, ma potrebbe essere anche un principe o un re. La statua conserva ancora tracce di colore perché probabilmente rimase poco esposta all'aria, venne seppellita poco tempo dopo essere stata completata, forse in un tentativo di damnatio memoriae nei confronti della persona che rappresentava.
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