PALAZZO DELLA BANCA D'ITALIA

 ACCESSIBILITA'

Il palazzo è accessibile, c'è da fare il giro del perdono, ma comunque ci sono gli addetti.

COSA C'E' DA VEDERE

L'edificio in stile neoclassico è molto bello, purtroppo ho poche foto perché per ragioni di sicurezza non era possibile fare foto ovunque.

I soffitti delle sale principali sono decorati a cassettoni e grottesche in un misto tra uno stile rinascimentale (i cassettoni) e uno stile neoclassico (le grottesche). Questo palazzo venne da subito progettato per ospitare una banca, anche se originariamente si trattava di quella dello Stato Pontificio, per questo a grandi saloni di rappresentanza molto decorati si alternano corridoi e locali spogli. Questa sala ha anche un altra particolarità: un tavolo che non si può spostare. Venne infatti ordinato su misura per questa stanza e fissato al pavimento, dove è rimasto.

Ecco un altro soffitto particolare: una vetrata che imita lo stesso stile del precedente con cassettoni e grottesche dipinte (per sapere cosa sono le grottesche visitate la pagina di storia dell'arte; ve lo spiego una sola volta perché a furia di risentire questa storia tutte le volte che vado in giro comincia a venirmi l'orticaria), una licenza che si è preso l'architetto creando un'opera unica. Ma perché una vetrata? Perché in questa sala si trovano gli sportelli e le casse della banca. Non dimentichiamoci che questo è un edificio ottocentesco ed all'epoca illuminare gli ambianti non era facile come oggi: le candele, i lumi a gas o a petrolio e anche le prime lampadine elettriche non potevano competere con quelle odierne in quanto a luminosità; dunque, in una stanza che necessitava di una buona illuminazione un lucernario sul soffitto era veramente molto utile.

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