PALAZZO MALVEZZI

 ACCESSIBILITA'

Il palazzo è accessibile con un montacarichi ed un ascensore.

Il bagno disabili non l'ho visto.

Si tratta della sede della provincia, quindi di solito non è visitabile, era aperto in occasione delle Giornate FAI.

COSA C'E' DA VEDERE

L'arredo originale venne in massima parte disperso quando la famiglia Malvezzi vendette il palazzo alla provincia di Bologna, che un po' per mancanza di fondi e un po' per disinteresse, acquistò l'immobile, ma non le collezioni di opere d'arte e libri o il mobilio che conteneva; gli oggetti finirono quindi dispersi sul mercato antiquario. 

Fortunatamente la decorazione delle sale era un po' più difficile da rimuovere e quindi è rimasta in loco.

Ecco la sala da ballo, o meglio il suo soffitto... ma perché ha un buco? Tranquilli non è crollato il pavimento del piano superiore; semplicemente la balconata era il posto dove si sistemava l'orchestra. In questo modo la musica, provenendo dall'oculo, si diffondeva in maniera uniforme; in più la sala non è molto grande, specie per una sala da ballo, in questo modo probabilmente si evitava che la metà venisse occupata dai musicisti. 

Le decorazioni di questo palazzo sono molto originali, è estremamente raro trovare soffitti con decorazioni argentate anziché dorate. Un'altra particolarità è il fatto che i dipinti non sono affreschi, ma pitture su tela o carta applicate al soffitto. Il trucco sta nel fatto che a metà dell'800 Giovanni Malvezzi de' Medici affidò la decorazione del piano nobile a Francesco Cocchi, che era uno scenografo teatrale; dunque, nel progettare le sale utilizzò alcune tecniche che venivano adoperate per l'allestimento degli spettacoli.

Ed ecco un salottino con un altro rimando al mondo del teatro. Come non riconoscere un sipario teatrale in questo drappo dipinto?

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