DOMUS AUREA

 ACCESSIBILITA'

La visita è accessibile tramite rampe. 

COSA C'E' DA VEDERE

Le stanze sopravvissute sono soltanto una minima parte dell'immensa villa di Nerone, ma possono dare un'idea della sua magnificenza.

La Sala ottagona è uno degli ambienti più grandi ed in origine doveva ospitare anche un ninfeo, cioè uno spazio con vasche e giochi d'acqua ed anche una piccola cascata, oggi "ricostruita" virtualmente. In generale tutti gli ambienti ritrovati sono di rappresentanza, quest'area era probabilmente riservata al ricevimento degli ospiti.

La sala di Achille a Sciro prende il nome dall'episodio mitologico ritratto nel riquadro al centro del soffitto. I muri spogli sono un'indizio dei saccheggi perpetuati qui: le pareti erano infatti ricoperte di marmi pregiati ed i soffitti decorati con foglia d'oro e intarsi di pietre semipreziose. Quando gli imperatori successivi interrarono gli ambienti per usarli come fondamenta per altri edifici, in primis Traiano per le sue terme, non si sognarono neanche di lasciare lì tutti quei materiali preziosi, ma ovviamente portarono via tutto quello che era asportabile.

Ed ecco anche in corridoi e locali che congiungevano un padiglione e l'altro le famose grottesche che ispirarono gli artisti rinascimentali e che in parte si ritrovano anche a Pompei ed Ercolano. 

Le sale non erano probabilmente solo dipinte, ma adornate con statue ed opere d'arte. In questo momento alla Domus c'è una mostra che parla del rapporto tra gli imperatori romani e la cultura egizia. Questa è infatti una statua di Iside, dea egizia che ad un certo punto comincia ad essere venerata anche a Roma, dove infatti viene rappresentata secondo lo stile romano e non egizio.

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