MUSEO DELL'OPIFICIO DELLE PIETRE DURE
ACCESSIBILITA'
Per accedere sia al museo che alla biglietteria c'è un gradino, ma dovrebbero avere una rampa.
Per poi salire al primo piano c'è il servoscala, sperando che riescano a farlo funzionare...
COSA C'E' DA VEDERE
Il Museo racconta la storia dell'Opificio delle Pietre Dure, manifattura fondata dalla dinastia Medici per la lavorazione delle pietre dure.
Il lavoro originale della manifattura consisteva nella produzione di oggetti di pregio per la dinastia granducale di Firenze. Le decorazioni di questo mobile sono interamente realizzate con frammenti di pietre dure. La produzione si arrestò più o meno con l'unità d'Italia, quando i Savoia non rinnovarono il loro patrocinio all'Opificio, contrariamente ai Lorena, che erano subentrati ai Medici. La manifattura tentò di continuare l'attività vendendo i propri lavori, come questo piano di tavolo di marmo con intarsi, ma l'altissima qualità della tecnica comportò costi proibitivi per i manufatti.
Capite da questo quadro che maestria si era raggiunta qui? Qui non è stata data una sola pennellata, è tutto fatto di pietra. Quando fu chiaro che senza le commissioni da parte dei Savoia l'Opificio non avrebbe mai potuto mantenersi, si dovette correre ai ripari per evitare di chiudere. Dunque il direttore Marchionni trasformò gradualmente l'Opificio in un centro specializzato in restauri, salvandone la tradizione e l'attività.
Ed ecco che lavori uscivano da questa manifattura: sapete dirmi quale di questi due quadri è l'originale dipinto e quale è la sua copia realizzata con le pietre dure? Considerate che per riprodurre ogni singola sfumatura è necessario individuare la pietra giusta, trovare il pezzo con la tonalità perfetta e poi ritagliarlo ed incastrarlo con gli altri con una precisione al centesimo di millimetro. Lo so che detta così non è troppo chiara, in museo c'è un video che mostra la realizzazione di un quadrò e fa rizzare i capelli in testa il pensiero di quanto tempo e precisione occorrano per realizzare simili capolavori. Ah quasi dimenticavo; il quadro dipinto è quello in basso, mentre sopra c'è la sua riproduzione.
Infine ecco la tavolozza dei nostri pazientissimi pittori, una miriade di lamine delle pietre e marmi più disparati. Per raggiungere questi livelli infatti pazienza e talento non servirebbero a nulla se le materie prime fossero poche e tutte simili. Dalla sua fondazione infatti i Granduchi si preoccuparono infatti di fornire all'Opificio in grande quantità tutti i marmi e le pietre più pregiate perché per ogni pezzo fosse possibile riprodurre la sfumatura perfetta.
Quasi quasi il tavolo lo metto in giardino
RispondiElimina