PALAZZO D'ARCO

ACCESSIBILITA'

Il palazzo è visitabile solo con visita guidata. Io l'ho visitato due volte in due periodi diversi e non ho fatto lo stesso percorso, evidentemente non sempre fanno vedere tutti gli ambienti.

La maggior parte degli ambienti sono accessibili, fanno eccezione quello che è probabilmente il pezzo forte della visita, la Sala dello Zodiaco, che è raggiungibile solo con una rampa di scale, tra l'altro un po' ripida; invece il giardino ha i viottoli ricoperti di ghiaia e il passaggio che conduce ad una veranda è molto sconnesso ed ha anche un paio di scalini. 

Il bagno è accessibile e pulito; se poi la gente si ricordasse di chiudere la porta quando esce sarebbe anche caldo.

COSA C'E' DA VEDERE

Il palazzo è stato abitato fino agli anni '70, quindi conserva la sistemazione di quel periodo.

Cominciamo con una sala da toeletta, trasformata in una sala della musica. Il trucco sta che fino all'800 e anche un po' oltre, nei palazzi nobiliari era consuetudine che il padrone e la padrona avessero a disposizione non solo stanze, ma addirittura appartamenti separati! Il motivo in realtà è abbastanza semplice: in un'epoca in cui i matrimoni d'amore erano molto rari e ci si sposava per calcolo politico o economico era normale che i due coniugi, dopo aver fatto abbastanza figli per garantire la discendenza della famiglia, preferissero avere ognuno i propri spazi. Quando poi la società cambiò i due appartamenti non servirono più, quindi quelle che erano le stanze private della padrona cambiarono uso, la camera da letto divenne la sala da pranzo e la toilette annessa una sala della musica, dove far sistemare i musicisti durante le cene con ospiti importanti. 

Essendo stato abitato fino a tempi così recenti il palazzo conserva ancora molti oggetti appartenuti alla famiglia, compresi degli abiti. In questo caso un abito da viaggio dell'800.

Il palazzo ha un bel giardino, ma a Mantova d'inverno c'è freddo e molto umido, come fare dunque per non starsene chiusi in casa tutto il giorno? Con un giardino chiuso che potesse fungere anche da serra. E ovviamente non può mancare qualche vasca con fontana e qualche statua per rallegrare l'ambiente.

Ecco infine la Sala dello Zodiaco che ci riporta direttamente al Rinascimento. Si trova in un edificio staccato dal palazzo perché non fa parte dell'originale proprietà dei Conti d'Arco, ma venne acquistato in seguito. Le pareti della sala sono scandite da dodici riquadri con la rappresentazione dei segni zodiacali ed hanno tutti lo stesso schema. In alto la rappresentazione del segno zodiacale, in questo caso l'acquario, sullo sfondo un monumento dell'antichità ed in primo piano una rappresentazione delle attività di quel periodo dell'anno. Il tutto a volte di difficile lettura perché nel Rinascimento c'era l'abitudine di rappresentare allegorie o episodi leggendari a cui si davano significati particolari, non sempre comprensibili oggi. 

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