MUSEO DELLA CERAMICA DI DERUTA

ACCESSIBILITA'

Il museo è accessibile. 

Per arrivare alla parte archeologica, che si visita soltanto con la guida, ci sono due montascale, bisogna sperare che non ci siano problemi con quelli, perché mentre io ero lì uno ha deciso di non funzionare. 

Il bagno disabili c'è ed era anche pulito.

COSA C'E' DA VEDERE

Il territorio di Deruta ha prodotto maioliche per gli usi più disparati fin dal Medioevo. Ecco quindi i resti di un pavimento e accanto una brocca, quindi del vasellame da tavola. Una caratteristica è che lo stile, soprattutto delle stoviglie non è praticamente mai cambiato dalle origini ad oggi, a parte qualche produzione moderna un po' più artistica, che comunque non ha mai soppiantato la tradizione. 

Per le piastrelle il discorso è leggermente diverso, qui ad esempio è stato riprodotto il celebre Sposalizio della Vergine dipinto da Raffaello.

Infine l'area archeologica contiene i resti di un piccolo gruppo di fornaci risalenti a varie epoche, qui in città infatti si trovano un po' ovunque. Piccoli complessi come questo aiutano a capire meglio le fasi di produzione della ceramica di Deruta. Questa in particolare serviva per la produzione della ceramica a lustro, una tecnica che permetteva di conferire particolare brillantezza agli oggetti, ma molto difficile da realizzare: secondo gli autori soltanto forse in un vaso su dieci il procedimento funzionava. 

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